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Sanità
23.07.2024 - 11:52
Ben 252mila euro a favore di progetti biopsicosociali pediatrici. È questa la cifra a cui ammonta l’investimento dedicato alla nuova iniziativa dalla sezione trevigiana dell’AIL (Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma) che nei prossimi 30 mesi svilupperà i progetti pediatrici in collaborazione con l’Ulss 2 Marca Trevigiana.
L’AIL, ormai dal 2015, sostiene il progetto di Assistenza domiciliare integrata (ADI) in ambito oncoematologico pediatrico. L'attività ha finora permesso di costruire importanti esperienze e competenze necessarie alla presa in carico del singolo paziente e della sua famiglia, includendo anche interventi di "pet therapy". Ora però si punta a fare ancora di più.
Da questo percorso, infatti, è recentemente emersa la volontà di avvicinarsi sempre di più alle esigenze del paziente, adottando così il modello biopsicosociale con l'obiettivo di migliorare tanto la condizione medica dell'individuo quanto la sua qualità di vita complessiva, in linea con le direttive dei più recenti piani di lotta contro il cancro.
“Il modello biopsicosociale – spiega il Presidente di AIL Treviso, Sergio Leonardi – prevede un approccio olistico alla pratica medica e alla salute, proponendo un metodo multidimensionale e integrato nella cura del paziente. Questo significa considerare non solo la malattia fisica in sé, ma anche le influenze psicologiche e sociali che possono avere un impatto significativo sul benessere complessivo di una persona”.
Vogliamo migliorare l’assistenza a tutti i bambini che necessitano di essere assistiti a domicilio da professionisti specializzati
Ed è proprio su queste basi che è nato, dall’U.O.S. di emato-oncologia pediatrica dell’ospedale Cà Foncello di Treviso, il progetto "Implementazione del modello biopsicosociale nell'ambito dell'Assistenza Domiciliare Integrata in emato-oncologia pediatrica”, il cui finanziamento il Consiglio Direttivo di AIL Treviso ha approvato all’unanimità.
“Con il progetto di ADI onco-ematologico pediatrico – prosegue Leonardi –, AIL continuerà dunque a sostenere tutte le attività (anche formative ed organizzative) volte a permettere questo tipo di assistenza domiciliare, ampliando così la portata delle cure erogabili a domicilio e assicurando la copertura su tutto il territorio provinciale”.
Entrando nel dettaglio, quest’ultimo e importante investimento avrà l’obiettivo di implementare la presa in carico domiciliare dei pazienti in terapia, in particolare bambini affetti da leucemia linfoblastica acuta in fase di mantenimento, tumore solido nella fase di chemioterapia aggressiva, patologia emato-oncologica con infezione in atto e che ha necessità di effettuare terapia antibiotica o antifungina domiciliare e malattia oncologica inguaribile.
Verrà dunque implementato l’attuale organico, che potrà così contare su nuovi professionisti. E, nello specifico, su un medico pediatra specializzato in emato-oncologia, un infermiere, uno psicologo/psicoterapeuta, oltre a una segretaria e a un data manager.
L'ospedale Ca' Foncello di Treviso
Il finanziamento contempla anche la partecipazione dei professionisti a corsi sulla bioetica, il fine vita e le cure palliative. Oltre a ciò, è previsto un sostegno ai pazienti mediante interventi di pet therapy, attuati con cavalli e cani sotto la supervisione di specialisti coadiutori di animali.
“Questo servizio può essere sostenuto economicamente da AIL grazie ai molti volontari che operano su tutto il territorio trevigiano – afferma il presidente – con la raccolta fondi nelle campagne di Natale e Pasqua, con la promozione di eventi, con le donazioni e i lasciti di singoli cittadini e con il 5xmille. A tutti loro va quindi la nostra profonda gratitudine e riconoscenza”.
Nel 2023, AIL Treviso ha stanziato un totale di 571.273 euro per il finanziamento delle attività e dei progetti che rispondono alla missione dell’associazione. Di questi, più di 184mila sono stati destinati proprio all’assistenza.
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