Donata Costa, nuova procuratrice delegata europea che prenderà servizio a Venezia il 1° giugno
La pm Costa avrà il compito di indagare sulle frodi comunitarie: avrà sede a Venezia e competenza per il Triveneto
Donata Costa, nuova procuratrice delegata europea che prenderà servizio a Venezia il 1° giugno
Donata Costa, pm vicentina che lavora alla procura di Milano, sarà la nuova responsabile del Nordest della procura europea antifrodi comunitarie, ufficio che aprirà il 1° giugno. Il nuovo organismo giudiziario è stato pensato per contrastare le perdite di gettito d’Iva stimate in 50 miliardi di euro l’anno e l’uso improprio di fondi strutturali Ue, stimato in oltre 600 milioni l’anno. La procuratrice europea responsabile di questo ufficio è la rumena Laur Kodruta Lövesi: è incaricata da un anno di questo compito e il suo ufficio si trova in Lussemburgo. Sono stati indicati anche i procuratori nazionali europei, uno per ciascuno dei 22 Paesi cje compongono l’Unione: per l’Italia sarà il pm Danilo Ceccarelli, milanese. Il passo successivo è stato individuare in Italia i nove “procuratori europei delegati” che avranno il compito di svolgere le indagini per frodi sull’Iva o su fondi comunitari superiori a 10 milioni di euro. Le sede individuate in Italia sono Venezia, Milano e Torino per il Nord Italia; Bologna e Roma per il centro; Bari, Catanzaro, Palermo e Catania per il Sud Italia.
La pm Costa, in magistratura da vent'anni, ha lavorato prima a Monza e adesso a Milano. Ha ampia esperienza internazionale.
Donata Costa, 50 anni quest’anno, sposata, un figlio è la procuratrice europea delegata per la sede di Venezia che, come detto, ha competenza per il Triveneto. Vicentina, figlia di Gigi e Laura Monteverdi, pubblicitario assai noto il padre e insegnante di lettere alle superiori la madre, Donata ha iniziato come avvocato nello studio Dal Maso, Accebbi, Givani e Roetta ma da oltre vent’anni è in magistratura. Dapprima uditore a Milano, ha in seguito lavorato dieci anni alla procura di Monza per poi passare alla procura di Milano. Ha lavorato con Ilda Boccassini ma ha anche indagato sul traffico dei rifiuti per specializzarsi poi nelle bancarotte. Con i colleghi Spadaro, Ruta, De Pasquale ha lavorato sul cosiddetto Russiagate-Savoini. Nel frattempo, sempre per lavoro ha girato parecchio l’Europa (Georgia, Kazakistan Slovenia, Olanda) maturando una solida competenza sui reati internazionali. Di recente, ha passato sei mesi come pm in Sicilia.
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