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SICUREZZA URBANA. PADOVA SUD 3/4

Disagio giovanile: in campo operatori di strada per prevenire il rischio violenze e baby gang

Da Albignasego a Maserà minorenni protagonisti di aggressioni, risse e danneggiamenti

Disagio giovanile: in campo operatori di strada per prevenire il rischio violenze e baby gang

In particolare durante i mesi estivi intervengono animatori, educatori e psicologi in una attività di ascolto discreto e non invasivo, con l’obiettivo di creare un legame di fiducia reciproca nei luoghi di aggregazione informali, offrire un supporto e un accompagnamento

Nei mesi scorsi Albignasego ha fatto i conti con alcune aggressioni piuttosto clamorose, che hanno avuto per protagonisti dei minorenni, nella zona del centro commerciale. Anche a Maserà ha fatto i conti con gli effetti della marginalità fra gruppi di giovani che hanno portato a risse, atti di vandalismo, aggressioni.

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Per Albignasego, Maserà e Casalserugo messo a punto un piano che coinvolge tutti gli aspetti legati alla sicurezza. Giacinti: “Sono materie di competenza dello Stato ma non abbiamo voluto stare con le mani in mano e diamo il nostro contributo”

Episodi anche di una certa gravità, sui quali le forze pubbliche sono prontamente intervenute evitando ulteriori degenerazioni. Ma al di là dell’aspetto repressivo quel che è necessario in questi casi è la prevenzione. Questi fenomeni infatti non hanno mancato di sollevare una certa preoccupazione e che invitano a guardare con attenzione al mondo giovanile. Ed è proprio a questa generazione che si rivolgono anche alcune iniziative messe in campo in città per ridurre il disagio e le situazioni di marginalità. 

“Per dare delle risposte concrete - spiega il sindaco di Albignasego Filippo Giacinti - è necessario anzitutto mettersi in ascolto di questi ragazzi. Lo facciamo attraverso degli specifici progetti rivolti ai giovani. Ad esempio abbiamo degli animatori di strada, educatori e psicologi che vanno nei luoghi di aggregazione e parlano con i ragazzi proprio per capire quali possono essere le criticità. Si tratta di un’attività di ascolto discreto e non invasivo dei giovani. L’obiettivo è creare un legame di fiducia reciproca nei luoghi di aggregazione informali, offrendo supporto e accompagnamento. Questo intervento mira a favorire il benessere dei ragazzi, promuovendo spazi di relazione autentica e aperta, in cui possano sentirsi accolti e compresi.

Inoltre stiamo creando uno “youth club”, cioè un tavolo di giovani partendo dalle parrocchie e aperto a tutti i ragazzi della nostra città. È una realtà dove i giovani si possono ritrovare anche senza la mediazione degli adulti, dove possono parlare tra di loro e chiedere l’aiuto di esperti di tematiche giovanili. Devono essere loro a dire a noi istituzioni cosa si aspettano dalla città”.

C’è poi la necessità di mettere a disposizione dei ragazzi dei luoghi ideali in cui ritrovarsi ed esprimersi al meglio, in modo positivo. “Lavoriamo a spazi pubblici, parchi attrezzati che siano ambienti sani - aggiunge il sindaco - dove i ragazzi possono trovarsi, possono stare insieme, fare sport o semplicemente parlare tra di loro”. Non da ultimo in questa stagione sono già in partenza i centri estivi, con le proposte più disparate per dare ai ragazzi la possibilità di condividere proficuamente il periodo delle vacanze. Il Comune di Albignasego mette a disposizione anche dei contributi per dimezzare le tariffe settimanali e favorire così una più ampia partecipazione e fornire ai ragazzi l’opportunità di impegnare attivamente il proprio tempo libero, sperimentare nuove relazioni e cimentarsi in attività che aiutano a migliorare i rapporti sociali e a crescere.

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