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Padova dice no agli sprechi

Padova, meno sprechi e più solidarietà: un progetto per recuperare le eccedenze alimentari

Comune, ACLI e MAAP insieme per ridurre i rifiuti e aiutare chi è in difficoltà

Padova, meno sprechi e più solidarietà: un progetto per recuperare le eccedenze alimentari

I protagonisti dell'iniziativa

Lotta allo spreco alimentare e solidarietà vanno di pari passo nel nuovo progetto promosso dal Comune di Padova, in collaborazione con ACLI e il Mercato Agroalimentare di Padova (MAAP). L’iniziativa, partita a marzo e attiva fino a febbraio 2026, punta a monitorare, ottimizzare e ampliare il recupero delle eccedenze del mercato ortofrutticolo, con l’obiettivo di trasformare il cibo invenduto in una risorsa per chi ne ha più bisogno.

Alla presentazione ufficiale del progetto hanno partecipato Andrea Ragona, assessore all'Ambiente del Comune, Maurizio Drezzadore, presidente delle ACLI provinciali di Padova e Rovigo, Massimiliano Monterosso, coordinatore del progetto Re.T.E. Solid.A., Dora Rizzardo, consigliera del MAAP, e Roberto Boscolo, presidente del gruppo grossisti MAAP.

Il Comune ha stanziato 10mila euro per sostenere l’iniziativa, che si inserisce nelle strategie regionali per ridurre i rifiuti pro capite e aumentare la raccolta differenziata all’80% entro il 2030. Il progetto rientra anche nei piani per la neutralità climatica della città, contribuendo alla riduzione delle emissioni legate allo smaltimento dei rifiuti.

Come funziona il recupero delle eccedenze

Il programma prevede il monitoraggio delle eccedenze, la loro raccolta e la distribuzione a una rete di associazioni benefiche locali. Solo i prodotti in buono stato e perfettamente commestibili verranno recuperati e destinati a chi ne ha bisogno. La frutta e la verdura danneggiata o con ammaccature troppo evidenti resteranno escluse.

"L’obiettivo – spiega Andrea Ragona – è duplice: evitare che cibo ancora buono diventi rifiuto e fornire aiuto concreto a chi vive in condizioni di difficoltà. È un passo importante per una città più sostenibile e solidale".

Un modello collaudato di solidarietà

Il progetto si basa sull’esperienza di Re.T.E. Solid.A., attivo dal 2009 nel recupero del cibo dalle mense scolastiche e dal 2012 nella grande distribuzione. "Grazie a questa rete – sottolinea Maurizio Drezzadore – ogni anno vengono raccolti centinaia di migliaia di chili di prodotti, per un valore di quasi 2 milioni di euro ridistribuiti a chi ne ha bisogno".

L’idea ora è quella di espandere il modello al MAAP, ottimizzando i processi di raccolta e tracciabilità. "Lavoreremo – conclude Massimiliano Monterosso – per migliorare la rete di donatori e beneficiari, con un sistema di monitoraggio che permetterà di gestire in modo più efficace le donazioni e pianificare interventi mirati".

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