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Calcio B, un brodino per il Vicenza contro il Crotone

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Al Menti, la squadra di mister Brocchi non va oltre il pari, 1-1, contro i calabresi che hanno giocato per tutta la ripresa in inferiorità numerica.

I biancorossi, vanno in vantaggio dopo 29’ su corner di Crecco e deviazione di Teodorczyk, ma la gioia dura  10’. Al 40’ conclusione vincente di Marras e pari per la squadra allenata da Modesto, che prima del riposo, rimane in dieci per l’espulsione, doppio giallo, di Schnegg. Nella ripresa il Vicenza, però, non riesce a trovare la giocata vincente e non ci sono emozioni di sorta. Situazione, sempre complicata per la salvezza. Ecco la delusione di capitan Stefano Giacomelli. “Siamo tutti delusi. Era una partita che dovevamo vincere a tutti i costi e non ci siamo riusciti. Siamo delusi, incazzati, però mancano 5 partite. La verità è questa: bisogna prenderci le nostre responsabilità, farci un esame di coscienza. Bisogna migliorare negli errori che abbiamo fatto, però mancano ancora 5 partite. Siamo lì, bisogna cercare di fare di tutto per salvare il Vicenza. Ovviamente come ho detto sono stati commessi degli errori, ci assumiamo le nostre responsabilità.” Le proteste? “E’ normale: quando si vince si prendono gli applausi e quando si perde, si prendono gli insulti. Fa parte del calcio, su questo non si può dir nulla. Se avessimo vinto, sarebbero stati tutti dalla nostra parte, quando non si vince, e hai questo tipo di classifica, purtroppo le cose sono queste.” Atteggiamento sbagliato? “Non credo che ci sia stato questo, comunque abbiamo trovato una squadra che sotto il piano del palleggio è un’ottima squadra, anche se ha meno punti di noi. Non è perché loro sono penultimi in classifica, che dovevamo aspettarci di vincere 3-0. Siamo andati in vantaggio però il gol che abbiamo preso a fine primo tempo, ci ha tagliato un po’ le gambe. Comunque c’erano 45 minuti dove 11 contro 10 si poteva fare meglio. Certamente si doveva vincere la partita, questo è sotto gli occhi di tutti e come ho detto prima ci prendiamo le nostre responsabilità. Io sono il capitano e parlo a nome di tutta la squadra: lì dentro non c’è nemmeno uno che non ci crede, anche se potevamo fare di più. Quindi fuori i cosiddetti, bisogna andare a vincere a Benevento.”
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