Dopo la sconfitta numero 20 e il terzultimo posto, il tecnico dei lagunari nutre ancora speranze.
“Non abbiamo giocato una buona partita, nella sua totalità, dice Paolo Zanetti, tecnico arancioneroverde. Nel primo tempo ci siamo concentrati sul coprire gli spazi, creando però poche occasioni quando avevamo possesso palla. Nel secondo tempo la squadra è stata più propositiva, ma non abbiamo sfruttato le ripartenze che pure la Fiorentina ci aveva lasciato: siamo stati sterili. In tutta onestà, la differenza tecnica fra le due formazioni oggi era importante, prevista e fattuale. I viola sono in un ottimo momento di forma e si stanno preparando per l’Europa: il campo parla chiaro. Il ritmo della Fiorentina è altissimo, oggi avere metà dei titolari fuori ha svelato le nostre debolezze sul palleggio e sulla regia. Kiyine e Aramu hanno dato tanto, a livello qualitativo e fisico. Per la nostra tipologia di squadra, subiamo molti calci piazzati: è un aspetto che ci penalizza, come dimostrato nelle ultime due partite, perse su palla inattiva. Crediamo ancora nella salvezza: è normale un po’ di delusione dopo una serie di partite così negativa, ma dobbiamo rimanere molto lucidi. Abbiamo una partita in meno e ci aspetta lo scontro diretto con il Cagliari nell’ultima giornata di campionato. Abbiamo bisogno di sicurezza e positività: i più giovani fra i nostri dimostrano ancora un po’ di paura in campo. Ci manca tecnica, ci manca esperienza e, diciamo, ci manca anche un pizzico di fortuna. Continuiamo comunque a mettere il cuore in ogni match". La inquadra così il difensore Pietro Ceccaroni. “Abbiamo dato tutto, ne siamo usciti sfiniti, se non addirittura con i crampi. Non siamo riusciti a contenere una squadra forte come la Fiorentina, soprattutto nel primo tempo, mentre dobbiamo lavorare sulle note positive che possiamo ricavare dalla nostra prestazione nella ripresa. Non è facile analizzare il momento della squadra nel complesso, sicuramente dobbiamo impegnarci di più e fare meglio. L’atteggiamento non deve essere di resa, anche davanti a squadre sulla carta superiori alla nostra. Devo essere sincero, in questo periodo ci manca anche un po’ di fortuna, ma il calcio è anche questo. La fortuna si crea soprattutto lavorando sodo e impegnandosi in allenamento e in campo".
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