Al "Moccagatta" un gol di De Maio regala gioia e speranza al “Lane”, e manda all’inferno l’Alessandria che retrocede in C. Gara d’andata dei play out il 12 al Menti contro il Cosenza.
Il L.R. Vicenza vince 1-0 lo scontro decisivo per la salvezza giocato al ‘Moccagatta’ e condanna l’Alessandria alla retrocessione in serie C. Al 22’, il gol partita, con De Maio che sfrutta un corner calciato da Ranocchia e batte Pisseri anticipando Di Gennaro. La contemporanea vittoria del Cosenza contro il Cittadella, spedisce l’Alessandria in serie C dopo una sola stagione in Cadetteria, senza passare dai playout, che saranno disputati da Cosenza e L.R. Vicenza. Il 12 maggio al “Menti” (inizio alle 20.30), ritorno il 20 al “Marulla”. Queste le statistiche del match elaborate da Sky Sport: Tiri in porta: Alessandria 4, L.R. Vicenza 1, Tiri totali: Alessandria 14, L.R. Vicenza 6, Passaggi: Alessandria 448, L.R. Vicenza 241, Corner: Alessandria 5, L.R. Vicenza 3, Falli: Alessandria 8, L.R. Vicenza 24, Ammonizioni: Alessandria 3, L.R. Vicenza 3, Espulsioni: Alessandria 1, L.R. Vicenza 0, Possesso: Alessandria 66,0%, L.R. Vicenza 34%. Ecco le dichiarazione del tecnico del Vicenza Francesco Baldini. “Dopo la partita col Perugia ero molto preoccupato perché con il Perugia abbiamo fatto goal subito su cose provate in allenamento, però poi durante la partita la squadra si era sfilacciata, si era allungata e avevo visto facce che non mi lasciavano sereno, alla fine della partita. In quella settimana lì ci sono stati dei confronti, ci siamo guardati negli occhi. Ho una squadra di giocatori importanti, senza fare nomi, bastava semplicemente toccare le corde giuste per avere una reazione da loro. Naturalmente l’ultimo quarto d’ora di Lecce ci ha dato una spinta incredibile per preparare al meglio questa partita. Abbiamo concesso pochissimo, il secondo tempo era naturale che l’Alessandria provasse a fare goal, non abbiamo sfruttato diversi contropiedi con cui potevamo chiudere la partita però oggi c’è una gioia importante dentro lo spogliatoio. Detto questo non abbiamo ancora fatto nulla. Il bello di questa storia è che non abbiamo fatto nulla, ci mancano ancora due partite che io e il mio staff inizieremo a preparare. Però abbiamo rimesso tutto nelle nostre mani e questo è l’importante. Sono diverse settimane che parlo non del chi va in campo ma del come si va in campo e questi ragazzi hanno trovato il come giusto. Il merito è di tutti perché si è compattata la società, si è compattata la dirigenza vicino alla squadra, si sono compattati i giocatori e poi vengono i risultati e il come è sempre fondamentale. Cosa ho cambiato? L’allenatore non cambia chissà cosa in 15 giorni, ripeto, ho un determinato carattere che mi porto da quando sono nato, da giocatore la determinazione era la mia forza, altrimenti non avrei potuto fare il calciatore, perché non avevo grandi doti. Avevo un grande temperamento e me lo porto dietro e penso di aver trasmesso quello.”
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