A Meda la squadra biancorossa centra la quarta vittoria consecutiva
Partita incanalata sui binari giusti fin dall’inizio con il gol dopo sessanta secondi di Rolfini, poi, quasi allo scadere, all’83’, il raddoppio di Cuomo. Domenica alle 16, al Romeo Menti, la sfida contro la Triestina “Siamo andati subito in vantaggio, quindi è normale che gli altri possano prendere un po’ più il pallino in mano, però mi sembra che non abbiamo rischiato niente, abbiamo avuto più occasioni per fare il secondo goal prima di quando abbiamo segnato, le parole di mister Vecchi. Un’altra gara, un’altra partita di atteggiamento, di spirito di mentalità giusta e di lotta. Poi si sono viste le giocate importanti, dei giocatori tecnici che abbiamo, però la cosa più importante è che abbiamo dato seguito alle partite precedenti, dove si è visto veramente tutti in campo sacrificarsi, correre, andare sui contrasti, fare la partita sporca che richiedeva anche questo campo non bello.” I giovani? “Credo di essere stato facile profeta quando più di un mese fa ho detto che secondo me i giovani che ci sono qui dovevano essere considerati non come giocatori in più, ma dei giocatori funzionali alla squadra. Ecco, lo stanno dimostrando, oggi forse avevamo più giovani noi che loro in campo, ne avevamo cinque, anche tanti che sono passati dal settore giovanile. Per cui sono tutti segnali importanti e stanno dimostrando di essere all’altezza della situazione, questa è la cosa più importante.” Terzo posto? “Stiamo facendo bene ed è giusto adesso guardare lì, Sulla carta c’è anche l’Atalanta lì con noi, che è una squadra importante, per cui proveremo e faremo di tutto per arrivare al punto più alto della classifica, però non cambia niente rispetto a prima, l’avevamo detto anche all’inizio, dobbiamo cercare di giocare una partita alla volta per arrivare nelle posizioni più alte di classifica, lo dicevamo anche quando eravamo noni. Adesso siamo a dire guardiamo il terzo posto, merito del percorso che stiamo facendo, dobbiamo però continuare a pensare una partita alla volta, senza ragionare sul fare la corsa su qualcuno. Anche perché dobbiamo cercare sempre comunque di costruire qualcosa e di portare avanti il percorso e non cambia l’idea di lavorare con la funzione poi di fare i play-off da protagonisti.”
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