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A Rovigo gli arbitri si riuniscono con Daniele Chiffi

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L’ ultima riunione tecnica della sezione Aia di Rovigo, presieduta da Massimiliano Moretto, ha avuto come relatore l' arbitro di serie B Daniele Chiffi, trentuno anni, appartenente alla sezione di Padova. Nel 2014 ha bagnato l' esordio in serie A dirigendo Sampdoria - Napoli 2-5, primo fischietto padovano in massima serie 14 anni dopo Roberto Bettin. Fino ad oggi sono state in totale cinque le sue direzioni nella massima categoria. Chiffi, nella sua lezione tecnica si è soffermato soprattutto sul nuovo concetto di “Dogso” (acronimo dall’ inglese “deny an obvious goal - scoring opportunity”, ossia negare l’evidente opportunità di segnare una rete). Analizzando filmati relativi alle gare da lui stesso dirette, il fischietto patavino ha quindi posto in evidenza quelle situazioni che da quest’annata sportiva si valutano diversamente sotto l’aspetto disciplinare rispetto alla scorsa stagione. Dalle nuove disposizioni , infatti, si evince che se a un calciatore all’interno dell’area di rigore avversaria viene negata l’evidente opportunità di segnare una rete, l’autore del fallo non sarà da espellere se l’arbitro percepisce che lo stesso ha tentato con le gambe (che potrebbero essere le mani nel caso di un portiere) di prendere il pallone. In questo caso il provvedimento disciplinare sarà l’ammonizione. Nulla cambia invece rispetto alla scorsa stagione, se il fallo è stato commesso fuori area di rigore o se il difendente ha commesso il fallo senza possibilità di intervenire sul pallone ma solo  “mirando” all’avversario. Cristiano Aggio
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