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Nordic walking

Nuovi allenamenti e impegno sociale: quando uno sport individuale diventa gioco di squadra

L'impegno del gruppo nordic della Polisportiva Zero Branco: ampliata l’offerta dei corsi anche al pomeriggio. L'istruttore: “Ora non ci sono più scuse”

Nuovi allenamenti e impegno sociale: quando uno sport individuale diventa gioco di squadra

A Zero Branco il nordic walking ora si fa anche di pomeriggio. Instancabili e pieni di buona volontà, Barbara Favaro e Luca Ruzza, istruttori di nordic walking della Polisportiva Zero Branco, sono infatti riusciti ad ampliare l’offerta dei loro corsi anche al pomeriggio, per garantire a tutti di poter partecipare, persino a chi non ama molto fare sport la sera. “Ora non ci sono più scuse!”, scherza Ruzza.

Grazie a questa scelta, ora il gruppo si è ampliato, superando la quota di 50 partecipanti. “È stato un anno veramente importante, di crescita sotto tutti i punti di vista, e questo è un numero di cui siamo veramente orgogliosi – afferma l’istruttore –. La nostra offerta si è ampliata con due nuovi allenamenti settimanali pomeridiani che vanno ad aggiungersi ai due incontri settimanali serali, permettendo a tutti di avere più libertà di scelta”.

Continuano poi le lezioni fuori porta. “Quest’anno abbiamo dato molta importanza alle nostre uscite, unendo ai nostri allenamenti la scoperta del territorio, il contatto con la natura, ma anche l’incontro con arte e cultura – spiega Luca Ruzza –. E non è ancora finita: abbiamo in programma la partecipazione al Cammino d’Italia e la visita a Vittorio Veneto e ai laghi di Revine, ma anche di fare il Giro delle fontane di Alano di Piave”.

Ma il nordic walking è davvero uno sport individuale? Il gruppo zerotino non ne è del tutto sicuro. “Ogni anno organizziamo una festa di chiusura della stagione tutti insieme – racconta l’istruttore –. Prestiamo molta attenzione all'inclusione delle persone, siamo molto sensibili ai temi dell’uguaglianza e della partecipazione: chi si allena con noi deve sentirsi parte del gruppo, è un qualcosa che ci sta a cuore. Quando si indossa la maglietta del nordic, se qualcuno resta indietro cerchiamo di aiutarlo e negli allenamenti facciamo anche molti esercizi di gruppo, lavorando insieme e sostenendoci a vicenda”.

La Polisportiva Zero Branco, non a caso, aderisce alla Carta etica della Regione Veneto, che riconosce lo sport come strumento capace non solo di migliorare lo sviluppo psicofisico, ma anche “di sviluppare integrazione e relazione sociale e come componente fondamentale del processo di formazione e crescita della persona”. “E nella nostra uscita ad Albarella abbiamo anche compiuto un gesto di solidarietà nei confronti della Lilt – aggiunge Ruzza –, per acquistare una macchina per alopecia, effetto collaterale molto comune delle cure antitumorali”.

È chiaro, dunque. A Zero Branco, nordic walking e sociale vanno di pari passo, con scarpe ben allacciate e bastoncini alla mano.

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