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Il neoattaccante del Padova Alberto Spagnoli si presenta

“Non sono uno che si tira indietro. In passato l’altruismo ha penalizzato l’estro”

Il neoattaccante del Padova Alberto Spagnoli si presenta

Classe '94, friulano di Pordenone negli ultimi due anni ha vestito la maglia dell’Ancona. Con il Padova ha siglato un contratto fino al 30 giugno 2027. Come è nata la trattativa? “Ci sono tanti aspetti che ho voluto valutare, in primis l’impressione avute con mister, direttore e presidente, la voglia di fare bene ed il progetto. Questa è stata la scintilla iniziale. Ho avuto tante richieste dopo lo svincolo dell’Ancona, ho valutato anche il voler essere protagonista vicino a casa. Questa maglia l’ho gia indossata in un torneo quando giocavo alla Liventina, mi chiamò Giorgio Molon, poi andai al Milan con Filippo Galli, avevo 15 anni. Grazie alla diversità di allenatori, mi metto a disposizione al 100%, forse prima lo facevo troppo penalizzando l’estro. Poi la fiducia ti dà la libertà di fare più gol, ma non ho dimenticato il lavoro fatto magari al Mestre, mi dicevano fossi troppo altruista arrivando poco lucido davanti alla porta.” Le mie caratteristiche? “Non sono velocissimo, ma sul lungo riesco ad allungare la squadra, ho giocato anche all’esterno con Viali al SudTirol, per necessità con Zironelli ho fatto anche il quinto, ho gamba, ma non per difendere. Non sono uno che si tira indietro.” Sei stato capitano dell’Ancona. “Il leader è colui che fa insieme agli altri, in campo non chiacchiero tanto o do indicazioni, quella è la mia caratteristica. Non seguo molto il calcio o quello che ruota intorno, non voglio togliermi energie rispetto al lavoro che devo fare in campo. Il mister mi è piaciuto dalla prima chiacchiera così come i compagni.” L’obiettivo? Tra vittoria del campionato e fare 8 gol, o fare 20 gol ma arrivare secondi… sinceramente vorrei vincere un campionato

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