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Calcio Padova
20.08.2024 - 15:39
Gli ultras in azione
Continuano le conseguenze degli scontri avvenuti durante la partita di Coppa Italia tra Cesena e Padova, disputata lo scorso 4 agosto. La D.I.G.O.S. della Questura di Padova, a partire da oggi, martedì 20 agosto, ha eseguito sette nuovi provvedimenti di DASPO nei confronti di altrettanti tifosi patavini. I destinatari sono stati identificati come gli autisti dei minivan utilizzati dai gruppi ultras "Educazione Padovana" e "UPD" per condurre il gruppo di tifosi responsabile della violenta aggressione.
Con questi ultimi provvedimenti, sale a 41 il totale dei tifosi padovani colpiti da DASPO, dopo che già l'8 agosto erano stati notificati 34 provvedimenti ai responsabili degli scontri tra tifoserie fuori dallo stadio di Cesena. Gli episodi si sono verificati quando circa 50 ultras patavini hanno eluso i controlli di sicurezza, raggiungendo l’area antistante alla tribuna e provocando un confronto violento con i tifosi cesenati presenti all’esterno della Curva Mare.
Le indagini successive, condotte con la collaborazione delle Questure di Forlì-Cesena e Padova, hanno permesso di identificare i responsabili della spedizione e isolare le loro azioni. Oltre agli episodi di violenza diretta, è emerso come i sette autisti dei minivan abbiano giocato un ruolo cruciale, offrendo il supporto logistico per permettere l’azione, eludendo i controlli della polizia e garantendo una via di fuga.
Per cinque dei sette autisti identificati, di età compresa tra i 20 e i 51 anni, il divieto di accesso agli stadi avrà durata di un anno. Il 35enne che ha condotto il sopralluogo preventivo per pianificare l’attacco riceverà un DASPO di due anni, mentre un 56enne, già precedentemente colpito da DASPO, sarà interdetto dagli stadi per cinque anni e dovrà firmare in questura durante le partite del Padova.
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