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Edoardo Padovani, dal Sei Nazioni a Mogliano: un romantico ritorno a casa

Mogliano riabbraccia il suo campione, "Voglio ritrovare il piacere di giocare a rugby"

Edoardo Padovani, dal Sei Nazioni a Mogliano: un ritorno alle radici per il veterano azzurro

Edoardo Padovani con la maglia della Nazionale

Edoardo Padovani, classe 1993, da questa stagione è tornato a casa, indossando di nuovo la maglia del Mogliano Rugby, con cui ha mosso i primi passi e conquistato lo storico scudetto nel 2012/13. Con un curriculum che vanta 64 partite in maglia azzurra e sei stagioni nelle Zebre, una parentesi in Francia con il Tolone e cinque anni nella Benetton Treviso, per lui si tratta di un ritorno dal sapore speciale.

“Da aprile, sapevo che non sarei rimasto alla Benetton,” racconta Padovani. “Avevo diverse opzioni, anche all'estero, ma ho scelto la via più romantica: chiudere il cerchio e tornare a Mogliano.” Un legame forte, il suo, con il club che lo ha cresciuto e con una città che considera casa. “Tornare è stato come rivivere il passato. Sono felice, anche se la stagione non è partita come avremmo voluto.”

La sua esperienza all’estero gli ha lasciato ricordi intensi. “Sono fortunato. Giocare in Francia mi ha consentito di confrontarmi con le "bestie sacre" del rugby,” ricorda Padovani. “Ma avevo bisogno di più spazio e minutaggio e sono tornato in Italialla Benetton, dove sono maturato molto, sia come giocatore che come uomo.”

A Mogliano, Padovani sogna in grande: “L’obiettivo minimo è puntare ai play-off. Ma abbiamo una squadra molto competitiva, possiamo ambire anche alla finale. Serve un piglio diverso però; stiamo ancora cercando la giusta connessione. Siamo una squadra con una potenzialità clamorosa e vogliamo dimostrarlo.”

Parlando della Nazionale, Padovani si emoziona: “Rappresentare l’Italia è stato un onore immenso. Quando ho ricevuto la prima maglia ho pensato subito alla mia famiglia: è grazie a lei che sono qua. In più l'orgoglio di rappresentare il proprio Paese ha significato tantissimo per me. Porto dentro di me la consapevolezza di aver dato il mio contributo"

Il trequarti veneziano è tornato a casa alla ricerca di nuovi stimoli: “Voglio ritrovare il piacere di questo sport. Il professionismo ti prosciuga, soprattutto quando le cose non vanno come vorresti. Ora non mi pongo limiti, voglio portare i colori del Mogliano in alto.”

Infine, riflette su come sia cambiato il rugby negli ultimi anni: “Oggi si gioca a scacchi, con la strategia e la tattica che fanno la differenza. Un tempo il gioco era più istintivo, ora è diventato più ragionato."

Edoardo Padovani riparte da casa sua, dalle origini. É un tornare bambino, per prendere per mano chi gli ha fatto spiccare il volo e portarlo con sé nell'Olimpo del rugby italiano.

Stefano Parpajola

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