Il Treviso e la svolta di Cacciatore: con il 3-5-2 è cambiato tutto

Dopo il tracollo con l’Adriese, mister Cacciatore ha trovato la formula vincente: difesa a tre, due punte e un gruppo compatto. La sfida per la promozione è più aperta che mai

Stefano Parpajola

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22.11.2024 - 08:00

Il Treviso e la svolta di Cacciatore: con il 3-5-2 è cambiato tutto

Fabrizio Cacciatore

La stagione del Treviso ha preso una piega decisamente positiva dopo un avvio difficoltoso. La svolta è arrivata dopo la pesante sconfitta per 3-0 contro l’Adriese, un risultato che ha costretto mister Cacciatore a rivedere l’assetto della squadra. Da quel momento il gruppo si è compattato, trovando equilibrio con un efficace 3-5-2. Il passaggio alla difesa a tre ha blindato il reparto arretrato: il Treviso ora subisce pochissimi gol, grazie anche all’ottimo lavoro di Farabegoli e Sbampato. Ma il vero punto di forza è davanti, con il duo delle meraviglie Aliu e Gioè. Aliu, tornato nel suo ruolo naturale di punta, ha ritrovato il feeling con il gol, mentre Gioè agisce come uomo assist. A centrocampo, Buratto si è imposto come regista, dettando i tempi di gioco, mentre Artioli, mezzala con il gol nel sangue, si è dimostrato un tuttocampista insostituibile. Tra i giovani spicca Benacchio, classe 2006, che sta mostrando grande maturità. Il Treviso ha dimostrato di saper soffrire e gestire le partite con personalità, colpendo al momento giusto. Anche quando il gioco non è brillante, arrivano vittorie sporche che sono spesso decisive per vincere i campionati. I biancoazzurri, poi, possono contare sul ritorno di Valenti. Il trequartista è un vero e proprio nuovo acquisto per la squadra; può agire da mezzala offensiva o da seconda punta e aumenta il livello di un reparto offensivo già stratosferico. Lo scontro a tre con Campodarsego e Dolomiti Bellunesi sta rendendo vivissimo il girone C di Serie D; così anche in panchina, la sfida tra due allenatori emergenti come Cacciatore e Bedin, aumenta l'appetibilità del campionato. La strada verso la promozione è ancora lunga, ma il Treviso ha dimostrato di avere le carte in regola per lottare fino alla fine per il titolo. Con una difesa solida e un attacco sfavillante la città può sognare in grande. S.P.

Il Treviso ha subito solamente 3 gol nelle otto giornate successive al tracollo di Adria(3-0). 15 i gol fatti, invece, da Aliu e compagni. L'avvincente triangolo con Dolomiti Bellunesi e Campodarsego infiamma il girone C di Serie D

La stagione del Treviso ha preso una piega decisamente positiva dopo un avvio difficoltoso. La svolta è arrivata dopo la pesante sconfitta per 3-0 contro l’Adriese, un risultato che ha costretto mister Cacciatore a rivedere l’assetto della squadra. Da quel momento il gruppo si è compattato, trovando equilibrio con un efficace 3-5-2.

Il passaggio alla difesa a tre ha blindato il reparto arretrato: il Treviso ora subisce pochissimi gol, grazie anche all’ottimo lavoro di Farabegoli e Sbampato. Ma il vero punto di forza è davanti, con il duo delle meraviglie Aliu e Gioè. Aliu, tornato nel suo ruolo naturale di punta, ha ritrovato il feeling con il gol, mentre Gioè agisce come uomo assist.

A centrocampo, Buratto si è imposto come regista, dettando i tempi di gioco, mentre Artioli, mezzala con il gol nel sangue, si è dimostrato un tuttocampista insostituibile. Tra i giovani spicca Benacchio, classe 2006, che sta mostrando grande maturità.

Il Treviso ha dimostrato di saper soffrire e gestire le partite con personalità, colpendo al momento giusto. Anche quando il gioco non è brillante, arrivano vittorie sporche che sono spesso decisive per vincere i campionati.

I biancoazzurri, poi, possono contare sul ritorno di Valenti. Il trequartista è un vero e proprio nuovo acquisto per la squadra; può agire da mezzala offensiva o da seconda punta e aumenta il livello di un reparto offensivo già stratosferico.

Lo scontro a tre con Campodarsego e Dolomiti Bellunesi sta rendendo vivissimo il girone C di Serie D; così anche in panchina, la sfida tra due allenatori emergenti come Cacciatore e Bedin, aumenta l'appetibilità del campionato.

La strada verso la promozione è ancora lunga, ma il Treviso ha dimostrato di avere le carte in regola per lottare fino alla fine per il titolo. Con una difesa solida e un attacco sfavillante la città può sognare in grande.

S.P.