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Violenza di genere

Insulti all'arbitro, arriva la sanzione: multa e una giornata di squalifica

Insulti sessisti all'arbitro di pallacanestro: "Oggi è anche la giornata della donna, ma è meglio che tu vada a fare la spesa"

A sinistra l'arbitro Alice Fornasier. A destra una foto dell'incontro

A sinistra l'arbitro Alice Fornasier. A destra una foto dell'incontro

È stata emessa questa mattina la sentenza del Giudice sportivo regionale in merito ai gravi episodi accaduti durante una recente partita del campionato di Serie DR1. Gli eventi, che hanno suscitato un ampio clamore mediatico, hanno portato alla sospensione della gara a causa di offese e insulti lanciati dalla tifoseria della squadra di casa verso gli arbitri.

Il provvedimento, frutto di un'accurata indagine, si basa sul rapporto dettagliato fornito dalla coppia arbitrale e dal racconto degli eventi durante il match. In contrasto con le prime indiscrezioni diffuse nei giorni scorsi, i due arbitri non hanno mai riportato nel loro rapporto episodi di insulti verbali diretti nei confronti del secondo arbitro, come erroneamente riferito in precedenza, quando invece tali insulti sono stati rivolti esclusivamente verso la direttrice di gara Alice Fornasier.

“Questi sono stati giorni difficili per tutti”, ha commentato il Presidente regionale Fabio Crivellaro. “La Federazione conferma con fermezza la condanna di ogni tipo di atto discriminatorio e offensivo, specialmente nei confronti dei nostri direttori di gara. Il clamore mediatico che ha circondato questo episodio, unito al caos che si è generato durante il match, ci deve far riflettere su come non possiamo più tollerare tali comportamenti”. Crivellaro ha inoltre ribadito l'importanza della collaborazione da parte di tutte le società e dei tesserati per garantire che il basket venga giocato in un clima di rispetto reciproco e spirito sportivo.

Durante l'intero corso della gara, la tifoseria della squadra di casa ha insultato in continuazione gli arbitri. Nel terzo quarto, sono stati lanciati oggetti non contundenti, come due caramelle, in direzione del primo arbitro, senza però colpirlo. Alla fine, la coppia arbitrale ha sospeso la partita dopo aver udito dalla tribuna frasi offensive e sessiste rivolte alla direttrice di gara nell'ultima frazione di gioco: "Oggi è anche la giornata della donna, ma tu non hai il diritto di fare l’arbitro", e "È meglio che tu vada a fare la spesa".

Nonostante la sospensione, la gara è ripresa normalmente dopo circa dieci minuti, ma il capitano della squadra ospite, U.S. Dil. Nuovo Basket Feltre, ha manifestato l'intenzione di presentare reclamo contro il risultato finale, sostenendo che le condizioni psicologiche non fossero adeguate per la prosecuzione del match. Tuttavia, il reclamo non è stato formalizzato, e la partita è stata omologata con il risultato ottenuto sul campo.

In seguito a questi eventi, la società Pallacanestro Motta ASD è stata sanzionata con una squalifica del campo per una giornata, oltre a un’ammenda di 30 euro per il lancio di oggetti non contundenti.

Intanto la società, attraverso una nota ufficiale del presidente Gianni Granzotto, ha condannato l'episodio: "La Pallacanestro Motta ASD prende fermamente le distanze da quanto accaduto durante la partita della categoria DR1 sabato sera presso il nostro palazzetto e si dissocia da qualsiasi comportamento irrispettoso o offensivo che possa essere stato rivolto nei confronti della coppia arbitrale.

A conferma del nostro impegno per un ambiente sportivo sano ed educativo, siamo stati i primi nella provincia di Treviso a lanciare il progetto 'Me Gusta Fare l'Arbitro', accompagnato dallo slogan 'Se fossi tuo figlio, mi urleresti contro?', un'iniziativa che ha come obiettivo la tutela e il rispetto degli arbitri, figure fondamentali per il corretto svolgimento delle competizioni.

Confidiamo nel senso di responsabilità di tutti affinché episodi simili non abbiano mai spazio nel mondo della pallacanestro."

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