CardioPadova: una vittoria pazza per la capolista

I biancoscudati piegano in rimonta la Pergolettese. Ora sono a +4 dal Vicenza

Stefano Parpajola

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18.03.2025 - 10:09

CardioPadova: una vittoria pazza per la capolista

Mister Andreoletti @foto Davide Boggian

CardioPadova all'Euganeo. Un pazzo marzo e una pazza capolista. In Padova-Pergolettese c'è tutto il bello e il brutto di essere un tifoso biancoscudato. Ricostruiamo la serata. Un'insolita fila di macchine per arrivare allo stadio faceva già presagire che non sarebbe stata una serata normale. È lunedì sera ed è una notte di pioggia. Il giorno dopo si lavora e tutto ricomincia. Ma per 90 minuti tutto si ferma dietro ad un pallone che rotola. Si parte. Coreografia e atmosfera delle grandi occasioni. Dopo 20 minuti segna la Pergolettese e si insinua il gelo insieme alla pioggia torrenziale che non smette di cadere sulla città del Santo. Finisce il primo tempo e il Vicenza sta vincendo a Lecco. C'è chi allo stadio inizia a parlare di psicodramma: l'incubo del sorpasso dei cugini si sta concretizzando. Padova questa storia l'ha già vista e vissuta troppe volte. Diventa una notte di paura, quasi da horror. Andreoletti, però, risponde così: 4-2-4 e si va all'arrembaggio. E allora ecco l'episodio che cambia la partita, subito pronti e via. Calcio di rigore. Bortolussi fa 15 e le gambe smettono di tremare. I padovani diventano corsari e navigano con coraggio in uno stadio che è pronto a cadere. Le provano tutte. Buonaiuto pennella un arcobaleno sulla traversa, sul tap-in Spagnoli prende il palo. Sembra una giornata da vecchio Padova. Ma la squadra non molla e attacca con orgoglio fino all'ultima palla disponibile. Su questa si avventa l'iconico numero 92 che non illuminava la città dai tempi del faraone El Shaarawy. Si chiama Cristian Buonaiuto, l'uomo che se l'è presa in mano nel momento più difficile. E così dall'Inferno al Paradiso, di nuovo. Il Vicenza pareggia a Lecco intanto. Si passa da -1 a +4. Tutto cambia in 45 minuti. Dallo psicodramma alla grande festa. Una notte tutta da Padova.

CardioPadova all'Euganeo. Un pazzo marzo e una pazza capolista. In Padova-Pergolettese c'è tutto il bello e il brutto di essere un tifoso biancoscudato. Ricostruiamo la serata. Un'insolita fila di macchine per arrivare allo stadio faceva già presagire che non sarebbe stata una serata normale. È lunedì sera ed è una notte di pioggia. Il giorno dopo si lavora e tutto ricomincia. Ma per 90 minuti tutto si ferma dietro ad un pallone che rotola. Si parte. Coreografia e atmosfera delle grandi occasioni.

Dopo 20 minuti segna la Pergolettese e si insinua il gelo insieme alla pioggia torrenziale che non smette di cadere sulla città del Santo. Finisce il primo tempo e il Vicenza sta vincendo a Lecco. C'è chi allo stadio inizia a parlare di psicodramma: l'incubo del sorpasso dei cugini si sta concretizzando. Padova questa storia l'ha già vista e vissuta troppe volte. Diventa una notte di paura, quasi da horror.

Andreoletti, però, risponde così: 4-2-4 e si va all'arrembaggio. E allora ecco l'episodio che cambia la partita, subito pronti e via. Calcio di rigore. Bortolussi fa 15 e le gambe smettono di tremare. I padovani diventano corsari e navigano con coraggio in uno stadio che è pronto a cadere. Le provano tutte. Buonaiuto pennella un arcobaleno sulla traversa, sul tap-in Spagnoli prende il palo. Sembra una giornata da vecchio Padova. Ma la squadra non molla e attacca con orgoglio fino all'ultima palla disponibile.

Su questa si avventa l'iconico numero 92 che non illuminava la città dai tempi del faraone El Shaarawy. Si chiama Cristian Buonaiuto, l'uomo che se l'è presa in mano nel momento più difficile. E così dall'Inferno al Paradiso, di nuovo. Il Vicenza pareggia a Lecco intanto. Si passa da -1 a +4. Tutto cambia in 45 minuti. Dallo psicodramma alla grande festa. Una notte tutta da Padova.