Venezia e la voglia di uscire dallo stretto vicolo della retrocessione

Si dice che se a Venezia non ti perdi in certi vicoli stretti ti emozioni solo a metà. E così la squadra di calcio si trova da una stagione intera nel tunnel della zona retrocessione. Un abisso profondo, che, però, non spaventa. "Che importa se sta arrivando la retrocessione, in ogni categoria ti sosterrò", cantano i tifosi con un velo di ironia. Ma da queste parti sono duri a morire. E di mollare la squadra di Di Francesco non ha nessuna intenzione. L'ultimo periodo lo sta confermando. Bloccate sul pareggio Lazio, Atalanta, Como e Napoli. Elmetto in testa e difesa serrata, con un solo gol preso con Idzes e Candé sugli scudi. Manca la rete, è vero e mancano dannatamente i 3 punti da ben 12 turni. "Ma che importa se", dicono da queste parti.

La Serie A a Venezia è sempre un grande evento e la città se lo sta godendo, comunque vada. E quella arancioneroverde è una squadra che ha indossato i panni della dignità da inizio stagione, senza mai sfigurare con nessuno. Ha combattuto e sta combattendo contro i suoi evidenti limiti tecnici con la forza dell'ordine e della preparazione tattica del suo condottiero. Comunque vada, c'è da scommetterci, la gente della laguna sarà fiera dei propri ragazzi. E in fondo uscire da questo vicolo stretto sarebbe un'emozione in piena salsa veneziana. E allora immaginare un finale da sogno non costa nulla.