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Calcio. Serie B
29.03.2025 - 08:45
Cittadella Calcio @instagram Cittadella
Il Cittadella ha vissuto un'annata a dir poco travagliata con una salvezza che è ancora tutta da conquistare. Il mese di aprile sarà decisivo per la permanenza dei granata in Serie B con tanti scontri diretti all'orizzonte. Ma dove nascono i problemi della squadra di Dal Canto?
Il primo fattore è lampante: il tabù Tombolato, stadio casalingo che è diventato quasi un handicap in casa Citta. Nel 2025, fino a marzo, sono arrivate cinque sconfitte in altrettante gare tra le mura amiche, mentre nell'intero 2024 sono state solamente due le vittorie; un dato che la dice lunga su un inspiegabile blocco emotivo in quella che dovrebbe essere una situazione vantaggiosa.
I granata, poi, hanno dovuto convivere con il problema dell'attacco: il reparto offensivo, infatti, è stato un costante limite di questa stagione: il Cittadella è il peggiore attacco della Serie B. Nel mercato di gennaio la società ha provato a mettere una toppa alla carenza di reti con i ritorni di Okonkwo e Diao. Il primo è riuscito ad incidere nella prima fase con il pesantissimo gol nella vittoriosa trasferta di Castellammare di Stabia, mentre il secondo non è praticamente mai stato a disposizione per un problema al polpaccio.
La squadra, inoltre, ha dimostrato una preoccupante fragilità emotiva, con la mancanza di veri e propri leader nei momenti più delicati. La clamorosa sconfitta del Tombolato per 1-5 contro il Sudtirol ha messo in evidenza questo limite: i granata, infatti, hanno concesso 5 reti nel giro di meno di venti minuti: un clamoroso blackout mentale.
La missione salvezza rimane in ogni caso alla portata dei granata: servirà per prima cosa riuscire a invertire la tendenza casalinga; il recupero a pieno regime di Diaw, poi, potrà dare la spinta finale per garantire al Cittadella quello che sarebbe il decimo anno consecutivo in Serie B.
S.P.
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