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Padova piange “Sivori”: se ne va l’anima ironica della curva biancoscudata

Francesco Zambolin, 74 anni, è stato per oltre quattro decenni una voce inconfondibile dello stadio: simbolo di passione e appartenenza per tutta la tifoseria

Padova piange “Sivori”: se ne va l’anima ironica della curva biancoscudata

Francesco Zambolin, storico tifoso del Padova, @instagram Calcio Padova

La curva biancoscudata perde uno dei suoi volti più amati. È scomparso a 74 anni Francesco Zambolin, per tutti semplicemente “Sivori”. Un nome diventato leggenda tra i tifosi del Calcio Padova, capace di incarnare per oltre quarant’anni lo spirito goliardico e appassionato della tifoseria euganea.

La sua voce – sempre pronta alla battuta, ma anche al sostegno nei momenti più difficili – è stata un punto fermo sugli spalti, una colonna sonora delle domeniche padovane. “Sivori” non era solo un soprannome ispirato al fuoriclasse argentino, ma un vero e proprio simbolo di affetto e autenticità, riconosciuto da generazioni di tifosi.

Anche quando le condizioni di salute lo avevano costretto, nel 2021, a trasferirsi nella residenza Pio XII alla Mandria, non aveva mai smesso di seguire il Padova, alimentando la sua fede calcistica con la stessa dedizione di sempre. Sognava un ritorno allo stadio Euganeo, e non ha mai smesso di far sentire la propria vicinanza al mondo biancoscudato.

Il Calcio Padova, attraverso una nota ufficiale, ha espresso il proprio cordoglio, unendosi al dolore dei familiari, degli amici e dell’intera comunità sportiva. Oggi la curva perde una voce, ma non il suo spirito. Perché chi ha amato così profondamente resta. Nei cori, nei ricordi, nei racconti di chi c’era.

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