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Padova, sei Bellissima: la Serie B è tua

Si realizza il sogno della squadra di Andreoletti. I patavini tornano tra i cadetti dopo sei anni

Padova, sei Bellissima: la Serie B è tua

@instagram SerieBKT

Il Padova torna in Serie B. Alla fine di un lungo cammino che ha visto uno scontro epico contro i rivali del Vicenza la squadra di Andreoletti ce l'ha fatta. Ecco il racconto di un percorso da record.

Padova, sei Bellissima. Si, perché la Serie B è tua. E questa squadra se l'è meritata tutta. Una vittoria sudata fino all'ultimo atto, che ha visto i biancoscudati trionfare in un pomeriggio di tripudio a Lumezzane nel giorno della Festa della Liberazione. Si è celebrata l'Italia libera in quella giornata, ma anche una città che ha sofferto troppo e che è riuscita finalmente a togliersi le catene della Serie C. 6 anni dopo l'ultima volta la squadra del Santo torna nel calcio che conta.

Non è stato facile, questo è certo. Rimarrà nell'immaginario collettivo l'epico duello contro i cugini, gli storici rivali biancorossi. Due squadre bellissime e fortissime, Padova e Vicenza. Hanno lottato fino all'ultimo, l'una contro l'altra a 30 km di distanza. Hanno vinto quasi sempre, dimostrando di essere due corazzate e superando abbondantemente il traguardo monstre degli 80 punti. Alla fine l'ha decisa una zampata nello scontro diretto: l'ha toccata Spagnoli quella palla intrisa di destino nel pomeriggio del 16 febbraio allo Stadio Romeo Menti, stampando il risultato sul pareggio in un derby all'ultimo sangue. E quella meravigliosa corsa verso la propria gente aveva lasciato immaginare un cammino di trionfo. Ma il percorso è stato lungo e tortuoso, come scritto nel Dna del Calcio Padova. Sofferenze, beffe e delusioni negli anni: Perugia, Alessandria, Sudtirol, Palermo, Mantova. Un Purgatorio dopo l'altro e tanta amarezza. Poi, però, è arrivato Matteo Andreoletti da Alzano Lombardo: un giovane mister prodigio, l'uomo giusto al momento giusto. E così, tutto è cambiato. Quando nessuno credeva nei biancoscudati è nato un gruppo forte e inarrestabile che ha dominato e regalato un grande calcio. Alcune idee di Gasperini, la mentalità di Conte, la spregiudicatezza di De Zerbi: è un qualcosa di nuovo che si chiama "Andreolettisimo".

Ci sono volute 25 partite per vedere la prima sconfitta. Poi è arrivata la crisi di marzo e il mal di trasferta: 3 cadute e un pareggio lontano dall'Euganeo, uno shock per chi conosceva solo i tre punti. Si è sofferto, di nuovo, sono riemersi i fantasmi di un ingombrante passato. Ma questi ragazzi sono stati più forti. Sono riusciti a risorgere dagli Inferi dopo aver subito il sorpasso. Infatti dall'alto Nereo Rocco ha guardato questa squadra e ha deciso che doveva avere una seconda possibilità, proprio nella sua casa. Triestina-Padova è stata la partita del destino, una vittoria dal cuore oltre l'ostacolo coronata dal controsorpasso sul Vicenza, caduto al Gavagnin contro la Virtus Verona. E così è tornata in città, 6 anni dopo l'ultima volta, quella tanto agognata Serie B. Ora, Padova, festeggia, esulta, goditela: perché sarà Bellissimo. Venerdì 25 aprile 2025: il Padova torna nel calcio che conta, il Padova torna in Serie B.

Stefano Parpajola

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