Padova Water Marathon 2025: la città scorre sui remi tra sport, storia e passione

Due giorni tra gare, tradizione e giovani talenti nei canali della città

Stefano Gabbiano

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05.05.2025 - 11:05

Padova Water Marathon

Canali in festa, remi che solcano l’acqua e una città che torna a vivere il suo legame millenario con i fiumi. La sesta edizione della Padova Water Marathon si è chiusa con un successo che va oltre i numeri e le classifiche: due giornate – il 3 e 4 maggio – dedicate al movimento, alla cultura fluviale e allo sport inclusivo, con decine di eventi tra competizione e spettacolo. Sabato ha aperto le danze la voga alla veneta, portata in scena dagli Amissi del Piovego in collaborazione con il Comitato Mura: una sinergia tra radici storiche e voglia di raccontarsi in chiave moderna, dove il remo diventa strumento di identità e bellezza. La canoa e il kayak, invece, hanno portato giovani e appassionati a vivere l’anello dei canali come un circuito aperto all’entusiasmo. La domenica è stata invece il cuore pulsante della manifestazione, con cinque gare ufficiali e il momento più atteso: la maratona ICF, dominata da Leonardo Candela, classe 2008, dell’Idroscalo Club Milano. Con un tempo di 1h31’48” ha preceduto di un soffio Marco Paloschi della Canottieri Aniene, in un finale da brividi. Nella competizione SUP, a salire sul gradino più alto del podio è stato Dylan Sartorni, protagonista assoluto su tavola e onde cittadine. Emozioni anche fuori classifica con la partecipazione degli amatori in kayak, canoa, SUP e surfski: un serpentone colorato che ha attraversato Padova dal suo ventre d’acqua, offrendo scorci indimenticabili ai tanti spettatori assiepati lungo le rive. Grande novità di quest’anno, la staffetta di voga alla veneta su 20 km, che ha visto le remiere padovane unirsi in una staffetta d’altri tempi, ma con uno slancio contemporaneo e corale. Un’anteprima che potrebbe diventare un appuntamento fisso. Spazio anche ai più giovani con la Canoa Giovani non competitiva (fascia 9-14 anni), dove più che il cronometro hanno contato il sorriso e la voglia di pagaiare insieme. E poi c’erano loro, i volontari. Dagli organizzatori ai partner come Professione Cane, che hanno ricordato a tutti l’importanza del rispetto anche per gli amici a quattro zampe, sempre più presenti in iniziative all’aperto e sportive.

Canali in festa, remi che solcano l’acqua e una città che torna a vivere il suo legame millenario con i fiumi. La sesta edizione della Padova Water Marathon si è chiusa con un successo che va oltre i numeri e le classifiche: due giornate – il 3 e 4 maggio – dedicate al movimento, alla cultura fluviale e allo sport inclusivo, con decine di eventi tra competizione e spettacolo.

Sabato ha aperto le danze la voga alla veneta, portata in scena dagli Amissi del Piovego in collaborazione con il Comitato Mura: una sinergia tra radici storiche e voglia di raccontarsi in chiave moderna, dove il remo diventa strumento di identità e bellezza. La canoa e il kayak, invece, hanno portato giovani e appassionati a vivere l’anello dei canali come un circuito aperto all’entusiasmo.

La domenica è stata invece il cuore pulsante della manifestazione, con cinque gare ufficiali e il momento più atteso: la maratona ICF, dominata da Leonardo Candela, classe 2008, dell’Idroscalo Club Milano. Con un tempo di 1h31’48” ha preceduto di un soffio Marco Paloschi della Canottieri Aniene, in un finale da brividi. Nella competizione SUP, a salire sul gradino più alto del podio è stato Dylan Sartorni, protagonista assoluto su tavola e onde cittadine.

Emozioni anche fuori classifica con la partecipazione degli amatori in kayak, canoa, SUP e surfski: un serpentone colorato che ha attraversato Padova dal suo ventre d’acqua, offrendo scorci indimenticabili ai tanti spettatori assiepati lungo le rive.

Grande novità di quest’anno, la staffetta di voga alla veneta su 20 km, che ha visto le remiere padovane unirsi in una staffetta d’altri tempi, ma con uno slancio contemporaneo e corale. Un’anteprima che potrebbe diventare un appuntamento fisso.

Spazio anche ai più giovani con la Canoa Giovani non competitiva (fascia 9-14 anni), dove più che il cronometro hanno contato il sorriso e la voglia di pagaiare insieme.

E poi c’erano loro, i volontari. Dagli organizzatori ai partner come Professione Cane, che hanno ricordato a tutti l’importanza del rispetto anche per gli amici a quattro zampe, sempre più presenti in iniziative all’aperto e sportive.