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Stagione difficile

Venezia FC, retrocessione amara ma si lavora per la risalita

Mercato con il contagocce, Pohjanpalo volato in Sicilia, poca incisività nel gioco

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Il Venezia FC

Cronaca di una retrocessione annunciata. Sembrerà blasfemo parafrasare il sommo scrittore Gabriel Garcia Marquez ma per definire la stagione del Venezia FC mai titolo potrebbe essere più adatto. Niente da fare per gli arancioneroverdi, quindi, il sogno di una permanenza in Serie A anche per la prossima stagione sportiva 2025-26 è infatti sfumato al fotofinish con le due sconfitte nelle gare finali a Cagliari e in casa contro la Juventus. L'illusione che aveva fatto sperare i tifosi con la vittoria 2-1 al Penzo contro la Fiorentina che aveva permesso ai lagunari di abbandonare le sabbie mobili della zona retrocessione è svanita con le tre sberle prese in terra sarda da un team rossoblu assai più motivato.

Sperare poi di battere le zebre torinesi, nonostante la buona volontà dimostrata, era un'ipotesi buona solo per gli amanti delle belle favole a lieto fine. Un risultato finale che nasce da lontano, purtroppo, con una campagna acquisti assai limitata anche per problemi di bilancio, la delusione per alcuni elementi su cui si era puntato, come Oristanio, mai veramente incisivo in attacco e quello che doveva essere il pilastro del centrocampo, Duncan, falcidiato dagli infortuni nella seconda parte di stagione. Se poi ci mettiamo pure la cessione di Pohjanpalo al Palermo nel mercato di gennaio (a proposito, con l'ex capitano ci si incontrerà nuovamente l'anno prossimo, stavolta da avversari) con i rincalzi, Fila e Maric che lo hanno fatto rimpiangere, l'infortunio di Svoboda e una difesa spesso da reinventare, la frittata è fatta.

Un plauso a chi ci ha creduto fino all'ultimo e ha lottato, dal mister Di Francesco in primis, poi Nicolussi Caviglia, Kike Perez e Haps, fino all'ultimo mai domi. In attesa del nuovo stadio, però, nessuno nel club, pur nel rammarico per come sono andate le cose, si fascia la testa. Il DS Filippo Antonelli ha dichiarato che il progetto va avanti e una volta pianificati budget e programmi, si potrà pensare ad affrontare ancora da protagonisti anche il campionato cadetto.

Riccardo Musacco

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