Il Venezia cade al Penzo: Cesena corsaro

La squadra di Stroppa incassa la prima sconfitta stagionale

Stefano Gabbiano

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21.09.2025 - 16:57

Venezia FC, parte la stagione al Penzo: sabato la sfida di Coppa Italia contro il Mantova

Stadio Penzo, Venezia

Prima battuta d’arresto per il Venezia, che cede 2-1 in casa a un Cesena organizzato e spietato. Gli ospiti si prendono tre punti pesantissimi al “Penzo” e, con questo successo, volano in cima alla classifica a quota 10 punti, agganciando il Palermo. La gara, iniziata con qualche minuto di ritardo per un malore sugli spalti, ha mostrato fin da subito l’atteggiamento propositivo dei padroni di casa, ma anche la lucidità del Cesena nel gestire i momenti chiave. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato — con occasioni da una parte e dall’altra — la squadra di Stroppa ha pagato a caro prezzo le proprie disattenzioni nella ripresa. Primo tempo in equilibrio, ma il Venezia spreca Yeboah, tornato tra i titolari, è tra i più attivi e costruisce la miglior occasione della prima frazione servendo un pallone d’oro ad Adorante, che però calcia alto da ottima posizione. Poco dopo è sempre Yeboah a provarci con un sinistro insidioso, ma Klinsmann risponde presente. Il Cesena, tuttavia, non resta a guardare e sfiora il gol con Shpendi, ben servito da Ciervo su calcio d’angolo. Ripresa letale per i lagunari La seconda metà di gara si apre con un Venezia più aggressivo. Doumbia va vicino al gol dopo un'ottima giocata di Yeboah, ma sul ribaltamento di fronte arriva la doccia fredda: contropiede fulmineo del Cesena, Berti imbuca per Ciervo che trafigge Stankovic. Stroppa tenta la scossa con un triplo cambio, ma i romagnoli non si scompongono e raddoppiano con Mangraviti, bravo a colpire di testa sugli sviluppi di un corner. La reazione arancioneroverde arriva solo nel finale: Fila si conquista un rigore all’80’ e Busio accorcia le distanze con freddezza. Gli ultimi dieci minuti sono un assalto all’area bianconera, ma né Casas né Doumbia trovano il colpo del pareggio. A complicare ulteriormente la serata, l'espulsione di Duncan nel recupero per un fallo di frustrazione. Cesena cinico Il Cesena esce dal “Penzo” con il bottino pieno e la consapevolezza di poter recitare un ruolo da protagonista. Solida dietro, spietata davanti: la squadra di Mignani conquista il terzo successo consecutivo in trasferta e si gode il primato.

La gara, iniziata con qualche minuto di ritardo per un malore sugli spalti, ha mostrato fin da subito l’atteggiamento propositivo dei padroni di casa, ma anche la lucidità del Cesena nel gestire i momenti chiave. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato — con occasioni da una parte e dall’altra — la squadra di Stroppa ha pagato a caro prezzo le proprie disattenzioni nella ripresa.

Primo tempo in equilibrio, ma il Venezia spreca

Yeboah, tornato tra i titolari, è tra i più attivi e costruisce la miglior occasione della prima frazione servendo un pallone d’oro ad Adorante, che però calcia alto da ottima posizione. Poco dopo è sempre Yeboah a provarci con un sinistro insidioso, ma Klinsmann risponde presente. Il Cesena, tuttavia, non resta a guardare e sfiora il gol con Shpendi, ben servito da Ciervo su calcio d’angolo.

Ripresa letale per i lagunari

La seconda metà di gara si apre con un Venezia più aggressivo. Doumbia va vicino al gol dopo un'ottima giocata di Yeboah, ma sul ribaltamento di fronte arriva la doccia fredda: contropiede fulmineo del Cesena, Berti imbuca per Ciervo che trafigge Stankovic.

Stroppa tenta la scossa con un triplo cambio, ma i romagnoli non si scompongono e raddoppiano con Mangraviti, bravo a colpire di testa sugli sviluppi di un corner. La reazione arancioneroverde arriva solo nel finale: Fila si conquista un rigore all’80’ e Busio accorcia le distanze con freddezza. Gli ultimi dieci minuti sono un assalto all’area bianconera, ma né Casas né Doumbia trovano il colpo del pareggio. A complicare ulteriormente la serata, l'espulsione di Duncan nel recupero per un fallo di frustrazione.

Cesena cinico

Il Cesena esce dal “Penzo” con il bottino pieno e la consapevolezza di poter recitare un ruolo da protagonista. Solida dietro, spietata davanti: la squadra di Mignani conquista il terzo successo consecutivo in trasferta e si gode il primato.