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Calcio. Serie C
10.10.2025 - 05:02
Il Romeo Menti di Vicenza
La Virtus Verona è una di quelle squadre che non ama i riflettori ma, quando li accende, sa come restare sulla scena. E sabato, nel palcoscenico del Romeo Menti, ne avrà uno tutto per sé: il derby contro il Vicenza, capolista del Girone A, rappresenta la prova del nove per un gruppo giovane ma che ha il vizio di giocarsela con le big.
Contro le “grandi” del girone, i ragazzi di Gigi Fresco hanno già dimostrato di saper lasciare il segno. Il calendario li ha messi subito alla prova, ma la Virtus ha risposto con prestazioni convincenti e un’identità di gioco precisa. Dopo nove giornate, ha già affrontato con personalità (quasi) tutte le squadre accreditate alla vigilia come favorite per la promozione.
Non è una squadra che si accontenta della mediocrità, quella rossoblù. Anzi, sembra esaltarsi proprio nelle sfide più difficili. Dall’esordio con pareggio contro il Cittadella, passando per i successi contro Pro Vercelli e le rimonte con Union Brescia e Lecco, la Virtus ha sempre saputo alzare il livello contro avversari blasonati. Anche la sconfitta contro l’Inter U23 è arrivata solo per un episodio sfortunato a tempo scaduto.
Il dato più curioso? Le reti segnate nel finale. Un marchio di fabbrica che rivela non solo resistenza fisica, ma una fame agonistica fuori dal comune. La Virtus non molla mai. E nei minuti finali diventa persino pericolosa.
Il Vicenza, dal canto suo, è squadra costruita per vincere. Settantacinque anni di storia e ambizioni da Serie B, con una rosa esperta, profonda e cinica. Otto partite, sette vittorie, un pareggio. Miglior attacco. Miglior difesa. Punteggio (quasi) pieno.
Ma i biancorossi ricordano bene cosa accadde nell’ultima visita al Gavagnin‑Nocini: un gol all’ultimo respiro di Gatti infranse i sogni di promozione diretta. Un precedente che alimenta la tensione e l’attesa di questo derby, che va ben oltre i tre punti.
Se un difetto la Virtus deve ancora limare, è la concretezza sotto porta. Il gioco c’è, le occasioni arrivano, ma serve maggiore cattiveria negli ultimi sedici metri. Proprio contro una squadra solida e organizzata come il Vicenza, trasformare anche una sola opportunità può fare la differenza.
Fresco e i suoi lo sanno. E scenderanno in campo con la consapevolezza che il Vicenza concederà pochissimo.
Sabato al Menti andrà in scena un nuovo capitolo di questa sfida tutta veneta. Il pronostico pende dalla parte dei padroni di casa, ma il calcio – si sa – è sport da ribaltamenti, da gol all’ultimo secondo, da favole moderne.
E la Virtus Verona sa come si fa.
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