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Calcio. Serie B

Presunte infiltrazioni mafiose: Juve Stabia sotto amministrazione controllata

Terremoto per il prossimo avversario del Padova

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Immagine di repertorio

La Juve Stabia, squadra attualmente militante in Serie B, è stata posta sotto amministrazione giudiziaria per sospette infiltrazioni mafiose. La decisione è stata presa dal Tribunale di Napoli su impulso della Procura partenopea, con il coinvolgimento anche del Procuratore Nazionale Antimafia e del Questore di Napoli.

Come riportato da Ansa, il provvedimento, notificato nelle ultime ore, coinvolge non solo il club calcistico, ma anche altre società collegate all'organizzazione e alla gestione delle attività sportive. A guidare ora la Juve Stabia sarà un gruppo di esperti nominati dal tribunale, incaricati di garantire trasparenza gestionale e continuità operativa.

Scossone alla vigilia di Padova–Juve Stabia

La notizia arriva a pochi giorni dalla nona giornata del campionato di Serie B, che vedrà la formazione campana impegnata in trasferta contro il Padova allo stadio Euganeo. Il match è in programma per domenica 26 ottobre alle ore 15.

Nonostante le gravi ombre giudiziarie che pesano sulla società, l’attività sportiva non subirà interruzioni e il club potrà regolarmente scendere in campo. L’obiettivo delle autorità è infatti quello di tutelare il valore sportivo, separandolo da eventuali condizionamenti criminali.

Un caso che scuote il calcio

L’intervento della magistratura rappresenta un segnale forte e inedito nel panorama della Serie B. Se le accuse venissero confermate, si tratterebbe di un caso emblematico di interferenza della criminalità organizzata nel mondo dello sport, settore da sempre esposto a interessi illeciti per la sua visibilità e il giro d’affari che lo alimenta.

La Juve Stabia, fondata nel 1907, è una delle realtà calcistiche più longeve e radicate della Campania. L’inchiesta in corso – ancora in fase iniziale – punta a fare piena luce sulla rete societaria che ruota attorno al club e su eventuali connessioni con ambienti mafiosi.

Al momento non sono stati resi noti i nomi dei soggetti coinvolti né i dettagli delle contestazioni. L’amministrazione controllata rappresenta comunque una misura preventiva volta a proteggere l’integrità dell’attività sportiva e della struttura societaria.

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