Verona sprecone, il Cagliari la riprende nel finale: al Bentegodi finisce 2-2

Doveva essere la giornata della svolta, e invece il Verona deve rimandare ancora l’appuntamento con la prima vittoria in campionato. Al Bentegodi finisce 2-2 contro un Cagliari coraggioso e mai domo, capace di rimontare due reti nel finale grazie a Idrissi e Felici, dopo che Gagliardini e Orban avevano portato i gialloblù avanti.

La squadra di Zanetti gioca una gara di sostanza e qualità per oltre un’ora, trascinata da un Giovane ispiratissimo, ma si fa sorprendere negli ultimi minuti da un Cagliari cinico e sorretto da un super Caprile, autentico protagonista con interventi da applausi.

Le scelte iniziali

Zanetti cambia qualcosa in mediana: dentro Akpa-Akpro al posto di Bernede e Bradaric preferito a Frese sull’out di sinistra. Pisacane, invece, lancia dal 1’ il diciannovenne Joseph Liteta, all’esordio assoluto in Serie A. In difesa, con Mina ai box, tocca a Zé Pedro affiancare Dossena, mentre davanti Gaetano agisce alle spalle di Borrelli.

Il Verona prende ritmo e colpisce

L’avvio non è dei migliori per i padroni di casa, imprecisi e disattenti nella costruzione. Borrelli mette subito i brividi a Montipò, poi Gaetano sfiora il vantaggio su un errore in uscita di Akpa. Ma alla prima vera occasione l’Hellas passa: al 28’ punizione perfetta di Giovane e colpo di testa vincente di Gagliardini, al primo gol in maglia gialloblù.

Il gol scuote il Verona, che chiude in crescendo. Caprile, però, è insuperabile: prima devia sulla traversa un tiro velenoso di Serdar, poi compie un autentico miracolo sulla ribattuta di Orban.

Orban raddoppia, ma il Cagliari non muore mai

La ripresa inizia con lo stesso copione: Verona padrone del campo e Cagliari chiuso dietro. Al 55’ Giovane, ancora lui, costruisce l’azione del raddoppio: dopo una lunga cavalcata di Belghali, riceve palla e serve un assist perfetto per Orban, che di piatto sigla il 2-0.

Sembra fatta, ma il Cagliari non molla. Pisacane inserisce forze fresche e la squadra cambia volto. Al 75’ Idrissi accorcia le distanze, sfruttando una distrazione difensiva proprio di Giovane, fino a quel momento il migliore in campo. Il Verona arretra e perde lucidità, lasciando campo agli ospiti.

La beffa arriva al 92’: Felici trova il varco giusto e batte Montipò, firmando il 2-2 che zittisce il Bentegodi e regala un punto insperato ai sardi.

Analisi e prospettive

Per Zanetti resta la delusione di una vittoria sfumata ancora una volta nel finale, ma anche la consapevolezza di aver ritrovato gioco e carattere. Giovane e Orban confermano di essere i veri motori del nuovo Verona, mentre il Cagliari può sorridere per la solidità di Caprile e il temperamento mostrato da una squadra che non smette mai di crederci.

Per entrambe, però, la classifica resta complicata: serve continuità per non restare invischiati nella lotta salvezza.