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Calcio. Serie B
26.10.2025 - 20:07
Matteo Andreoletti
Un punto che profuma di vittoria e una prestazione che conferma la solidità del gruppo. Mister Matteo Andreoletti, nel post partita di Padova-Juve Stabia, commenta con lucidità e onestà il pareggio 2-2 maturato all’Euganeo, una gara in cui i biancoscudati hanno dovuto rincorrere ma hanno trovato la forza di reagire con carattere e qualità.
«Per me questo punto vale come una vittoria – spiega Andreoletti –. Siamo riusciti a reagire in un momento difficile, sotto 2-1 contro una squadra forte, organizzata e ben allenata. Era complicato ribaltarla, ma i ragazzi hanno mostrato carattere e spirito di gruppo».
Il tecnico ammette anche la propria insoddisfazione per l’approccio alla gara: «A fine primo tempo ero arrabbiato, non tanto per la fase difensiva, che abbiamo gestito bene, quanto per la gestione del possesso palla. Abbiamo sbagliato troppo, per questo ho deciso di cambiare tre giocatori all’intervallo. Serviva energia fresca per reggere la loro intensità».
Andreoletti non nasconde di aver commesso un errore tattico: «Ho deciso di spostare Ghiglione sulla sinistra perché volevo sfruttare Capelli in un ruolo più offensivo. Ma quella posizione non ha valorizzato le sue caratteristiche: la sostituzione non è stata per demerito suo, ma per una mia scelta poco azzeccata».
Il tecnico biancoscudato spende parole importanti per il suo attaccante più in forma: «Bortolussi è un grande giocatore. La doppietta di oggi non mi sorprende, il secondo gol è da Serie A. Ma ciò che mi colpisce di più è la sua disponibilità: lavora per la squadra come un difensore aggiunto. È un bomber generoso».
Su Lasagna, invece, prevale la fiducia: «Kevin crea sempre occasioni, ma gli manca solo la rete. Si sbloccherà presto, deve solo continuare a lavorare con serenità».
Pur soddisfatto per la reazione, Andreoletti individua i margini di miglioramento: «Abbiamo difeso bene nel finale, ma non leggiamo ancora i momenti della partita. Dobbiamo essere più lucidi nelle ripartenze e nelle situazioni gestionali. La Serie B non perdona: dopo nove giornate serve già esperienza. Stiamo crescendo, ma c’è ancora da lavorare».
Il bilancio resta positivo: «Siamo a un passo dalla zona playoff e lontani dalla parte bassa. Posso ritenermi soddisfatto. Ma dobbiamo restare umili, lavorare e migliorare ancora».
Sulla differenza di rendimento tra casa e trasferta, Andreoletti è chiaro: «Amo giocare all’Euganeo. Sentire l’inno cantato dai tifosi è stato emozionante. Questa crescita di entusiasmo ci dà forza».
Infine, una riflessione sui giovani: «Abbiamo tanti giovani di valore come Di Maggio, Harder, Villa o Seghetti: il loro momento arriverà. Serve solo coraggio e il momento giusto per lanciarli».
E sul suo atteggiamento in panchina, chiude con sincerità: «Mi arrabbio perché lavoriamo tanto su certi dettagli. Devo migliorare anch’io, ma anche i ragazzi devono crescere con me. Siamo in cammino, e vogliamo arrivare lontano».
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