Caso Treviso U19: sconfitta a tavolino per “ambulanza assente”, ma il club presenta reclamo

La società biancoceleste replica: «Il mezzo di soccorso era regolarmente presente e visibile a tutti»

Stefano Gabbiano

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30.10.2025 - 22:06

Foto di repertorio

Si accende la polemica nel campionato Under 19 Nazionali dopo la decisione del Giudice Sportivo di infliggere al Treviso FBC la sconfitta a tavolino per 0-3 contro il Brian Lignano, ribaltando così il verdetto maturato sul campo lo scorso sabato. Il motivo? La presunta assenza di un’ambulanza o di un medico durante la gara, come previsto dai regolamenti federali. La decisione, ufficializzata nel Comunicato n. 23 del 28 ottobre 2025, ha immediatamente spinto la società trevigiana a reagire, annunciando di aver presentato formale preannuncio di reclamo. Il club, infatti, contesta con fermezza la ricostruzione dei fatti, sostenendo che il mezzo di soccorso fosse regolarmente posizionato all’ingresso dello stadio, perfettamente visibile a dirigenti, arbitri e spettatori. “Ribadiamo che la sicurezza di atleti, dirigenti, arbitri e pubblico rappresenta da sempre una priorità assoluta per il Treviso FBC”, sottolinea la dirigenza in una nota ufficiale. “Siamo certi che il ricorso permetterà di ristabilire la verità dei fatti e chiarire ogni possibile equivoco”. La società biancoceleste, intanto, ha richiesto copia integrale degli atti ufficiali di gara per predisporre la documentazione necessaria al ricorso.

Si accende la polemica nel campionato Under 19 Nazionali dopo la decisione del Giudice Sportivo di infliggere al Treviso FBC la sconfitta a tavolino per 0-3 contro il Brian Lignano, ribaltando così il verdetto maturato sul campo lo scorso sabato. Il motivo? La presunta assenza di un’ambulanza o di un medico durante la gara, come previsto dai regolamenti federali.

La decisione, ufficializzata nel Comunicato n. 23 del 28 ottobre 2025, ha immediatamente spinto la società trevigiana a reagire, annunciando di aver presentato formale preannuncio di reclamo. Il club, infatti, contesta con fermezza la ricostruzione dei fatti, sostenendo che il mezzo di soccorso fosse regolarmente posizionato all’ingresso dello stadio, perfettamente visibile a dirigenti, arbitri e spettatori.

“Ribadiamo che la sicurezza di atleti, dirigenti, arbitri e pubblico rappresenta da sempre una priorità assoluta per il Treviso FBC”, sottolinea la dirigenza in una nota ufficiale. “Siamo certi che il ricorso permetterà di ristabilire la verità dei fatti e chiarire ogni possibile equivoco”.

La società biancoceleste, intanto, ha richiesto copia integrale degli atti ufficiali di gara per predisporre la documentazione necessaria al ricorso.