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Calcio. Serie A
02.11.2025 - 14:32
Lo Stadio Bentegodi di Verona
Nel decimo turno di Serie A va in scena un lunch match tutto da vivere. Al Bentegodi si gioca Verona-Inter. Il pubblico locale risponde presente. I nerazzurri sono terzi in classifica e provano ad approfittare del pareggio del Napoli contro il Como arrivato nell'anticipo del sabato (0-0). Gli scaligeri sono ancora a caccia della prima vittoria stagionale e si trovano a ridosso della zona retrocessione occupata da Genoa, Fiorentina e Pisa.
L'atmosfera è fin dalle prime battute incandescente. Il Bentegodi si fa sentire. L'inter prova a imporre la sua legge e a sedare l'entusiasmo degli scaligeri con una partenza autoritaria. Dopo più flirt con il gol di Lautaro Martinez, ecco i frutti del raccolto nerazzurro: schema su calcio d'angolo con una parabola precisa calciata da Chalanoglu per l'accorrente Zielinski posizionato al limite dell'area. Il polacco trova un destro al volo poderoso che si insacca vicino all'incrocio dei pali. È 0-1 al 16'.
L'Hellas accusa il colpo e l'Inter domina il campo e il gioco. Piano piano però la squadra di Zanetti trova coraggio e alza il suo baricentro, iniziando ad avvicinarsi alla porta difesa da Sommer; Belghali è molto attivo sulla corsia di destra, Giovane e Orban si danno da fare e creano imprevedibilità. Ed è proprio da quest'asse che nasce l'azione vincente: al 40' il brasiliano viene lanciato in profondità dal nigeriano, dribbling secco e staffilata che buca le mani di Sommer: gran gol e pareggio. Esplode il Bentegodi che si infiamma e alimenta la spinta dei locali.
Il ruggito dello stadio spinge gli scaligeri a creare ancora: Orban entra in area, trova il dribbling e scheggia il palo sinistro. Si va al riposo con questo brivido.
Nella ripresa Chivu prova a scuotere i suoi con tre cambi al 55': dentro Dumfries, Barella e Pio Esposito, lasciano il campo Bonny, Zielinski e Dumfries. La gara è di grande lotta. L'inter ci prova, ma gli scaligeri difendono e provano a pungere in contropiede. E proprio da questa situazione, al 70', arriva un episodio che avrebbe potuto cambiare la gara: Giovane approfitta di un passaggio corto di Sucic, intercetta e salta Bastoni involandosi verso la porta. Il difensore parmense però atterra l'avversario con un fallo da ultimo uomo. Doveri sanziona, ma decide di optare per un cartellino giallo.
Poco dopo l'Inter si rende pericolosa con il fischiatissimo ex di giornata, Di Marco. Ingresso in area da posizione defilata, tiro con il mancino a incrociare: Montipò si fa trovare pronto e respinge.
Zanetti cambia il duo offensivo per trovare un ultimo guizzo: fuori Orban e Giovane, dentro Sarr e Mosquera. Il copione, però, non muta, l'Inter attacca e l'Hellas prova a pungere in ripartenza. L'assedio finale della squadra di Chivu porta ai suoi frutti: sul cross di Barella Frese contende la palla a Esposito, ma con la testa indirizza nella propria porta: autogol e 1-2 al 94'. Beffa per l'Hellas Verona, tre punti pesantissimi per l'Inter che si porta a meno 1 dal Napoli capolista.
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