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Calcio. Serie A
08.11.2025 - 18:37
Paolo Zanetti
Una partita intensa, vibrante, ma senza reti. Lecce e Verona si dividono la posta in palio al "Via del Mare" dopo novanta minuti combattuti, in cui i padroni di casa hanno comandato il gioco ma si sono dovuti arrendere a un super Montipò, autore di una serie di interventi decisivi che hanno tenuto in piedi l’Hellas. Un punto che lascia sensazioni opposte: il Lecce conferma solidità e gioco ma fatica a concretizzare, mentre per Zanetti arriva un pareggio prezioso, seppur sia ancora rimandato l'appuntamento con la prima vittoria stagionale.
Di Francesco conferma l’undici che aveva espugnato Firenze, con Stulic riferimento offensivo supportato da Berisha e con Banda a sinistra a spingere costantemente. Il Verona, invece, si affida alla coppia Giovane-Orban e all’esperienza di Nelsson in difesa. Fin dai primi minuti il Lecce prende il controllo del campo, soprattutto sul lato sinistro con il duo Gallo-Banda. Proprio da quella corsia arrivano le occasioni più pericolose: al 16’ Berisha inventa per Morente, che però perde il tempo del tiro e si fa chiudere da Bradaric. I giallorossi insistono, ma Montipò si fa trovare sempre pronto, neutralizzando anche un paio di conclusioni velenose di Banda.
Il Verona fatica a costruire, sbaglia tanto in impostazione ma ha comunque due buone opportunità con Orban: la prima sfuma per un attimo di ritardo, la seconda costringe Falcone a un intervento in due tempi. Con il passare dei minuti cala il ritmo e si va all’intervallo sul 0-0.
Nella ripresa il copione non cambia: il Lecce fa la partita, l’Hellas si difende con ordine. Berisha continua a illuminare il gioco, mentre Nelsson si conferma insuperabile sulle palle alte. Al 66’ Stulic prova il sinistro da dentro l’area, ma ancora una volta Montipò salva con i piedi.
Al 77’ arriva l’episodio che fa discutere: Abisso concede un rigore per un contatto tra Bella-Kotchap e Camarda, ma dopo il richiamo del VAR torna sui propri passi e annulla la decisione. L’episodio non spegne il Lecce, che con l’ingresso di Sottil alza ulteriormente il baricentro. Il portiere del Verona, però, si supera ancora: prima nega il gol a Camarda, poi vola sul tiro di Sottil.
Nel finale, con il Lecce tutto avanti, l’Hellas prova a pungere in contropiede: Niasse colpisce un palo, ma l’azione è viziata da fuorigioco. Al triplice fischio resta lo 0-0, un risultato che fotografa bene l’equilibrio del match: Lecce più propositivo, Verona più concreto e sorretto da un Montipò in versione supereroe.
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