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Bassano Calcio, Bertapelle rinnova la sfida: “Costruire grandi cose, mattone dopo mattone”

Al centro del progetto giovani e un calcio sostenibile

Bassano Calcio, Bertapelle rinnova la sfida: “Costruire grandi cose, mattone dopo mattone”

Luca Bertapelle

Luca Bertapelle, Direttore Generale del Bassano Calcio, si emoziona quando parla di giallorosso. Per lui, infatti, questa non è una piazza qualunque. Si era definito, pochi mesi fa ai nostri microfoni, un uomo fortunato: "Mi sento come Claudio Ranieri a Roma, non ho mai pensato di dire di no a questi colori, è anche una questione di cuore". Sono onorato di continuare il percorso intrapreso mesi fa e per questo ringrazio la Presidente e tutto il Cda per la fiducia che mi è stata accordata", confida.

L'obiettivo è chiaro: proseguire sulla strada già tracciata, valorizzando i giovani senza perdere di vista i conti della società. "Mattone dopo mattone sono convinto che riusciremo a costruire grandi cose e raggiungere obiettivi sempre più importanti, quelli che una città come Bassano merita", spiega Bertapelle. La gioia per il lavoro fatto finora è palpabile: "L'emozione di essere qui è sempre la stessa, forse è addirittura aumentata. Abbiamo chiuso bene l'anno scorso e ora le cose stanno andando nel verso giusto, c'è grande orgoglio per me".

Il club ha scelto la via della continuità: lo staff tecnico precedente è rimasto alla guida, con l'unico inserimento di Fabio Lebran come secondo allenatore.

Il cambio del direttore sportivo è stato doloroso ma condiviso, con Antonio Mandato scelto per costruire il nuovo Bassano. "Vogliamo un gruppo sostenibile, che possa dare soddisfazioni alla società nel tempo", sottolinea Bertapelle, che dedica grande attenzione anche allo scouting, alla match analysis e alla valorizzazione dei talenti locali.

Ma il Bassano Calcio non è fatto solo di numeri e strategie. "Il calcio resta sempre fatto di uomini, di emozioni e sentimenti", racconta Bertapelle. Tra scrivania e campo la parola chiave è quella dell'equilibrio: "L'anno scorso ho imparato a essere equilibrato: nei momenti duri devo mantenere la calma e dare sicurezza all'ambiente, in quelli di gioia devo tenere i piedi per terra".

Obiettivi concreti e chiari: un buon campionato, stare nella parte sinistra della classifica, entrare nelle prime dieci. E sempre con uno sguardo al futuro: "La crescita dei giovani è centrale per noi. Giocano almeno cinque under a partita, affiancati da giocatori esperti che guidano il gruppo". Confermare Zecchin è stato un segnale di continuità e fiducia: "Si tratta di un ragazzo meraviglioso, un uomo empatico e leale. Ci sta insegnando tanto".

E il sogno della Serie C? Bertapelle parla con realismo: "L'ambizione c'è, ma dobbiamo essere onesti con la piazza. Non possiamo fare promesse che non possono essere mantenute. Bisognerà capire quando arriverà il momento giusto per spingere verso il Professionismo. Per farlo tante componenti devono allinearsi".

Tra emozione e pragmatismo, Bertapelle sta disegnando un Bassano Calcio che sogna ma sempre con i piedi ben saldi a terra, pronto a crescere con la città e a costruire mattone dopo mattone il suo futuro.

Stefano Parpajola

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