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Calcio. Serie A
29.11.2025 - 19:11
Paolo Zanetti, allenatore Hellas Verona
Dopo 239 giorni di astinenza, il Genoa ritrova finalmente il gusto della vittoria davanti al proprio pubblico. Il Ferraris, che negli ultimi mesi sembrava stregato, torna a essere un alleato del Grifone: la squadra di Daniele De Rossi supera 2-1 il Verona e mette in cassaforte tre punti che possono cambiare la stagione. Una rimonta costruita con un gol per tempo, prima con Colombo e poi con Thorsby, decisivo di testa nella ripresa.
Il Verona, partito meglio e avanti grazie alla rete di Belghali, crolla nella seconda parte di gara e rimane ancorato all’ultimo posto in classifica. Il Genoa invece compie un balzo importante, superando Pisa e Lecce e agganciando il gruppetto composto da Cagliari e Parma. Per De Rossi, alla prima panchina casalinga della sua gestione, è una vittoria dal valore doppio.
L’inizio è compassato: il Genoa fatica a verticalizzare e il Verona si chiude con ordine, lasciando pochissimi spazi. La partita scorre senza emozioni fino al 21’, quando un brutto errore di Ostigard apre la strada a Mosquera. Il tiro dell’attaccante viene respinto da Leali, ma Belghali è il più veloce ad avventarsi sul pallone e insacca lo 0-1.
Il vantaggio scuote il match, che finalmente si accende. Nel finale del primo tempo, Vitinha sfonda a sinistra e pesca Colombo, bravo a controllare e girare in porta il pallone dell’1-1. È la scintilla che riporta il Genoa in partita e rimanda tutto alla ripresa.
Il secondo tempo cambia completamente volto. Il Genoa esce dagli spogliatoi trasformato, più aggressivo, più intenso, più pericoloso. Nel giro di pochi minuti costruisce quattro occasioni clamorose: Vitinha segna ma in fuorigioco evidente, Thorsby la sfiora di testa, Ostigard colpisce il palo interno, mancando il quarto gol consecutivo.
Alla quarta opportunità, finalmente, arriva la svolta. Ellertsson trova il cross giusto e Thorsby, specialista del gioco aereo, la piazza di testa alle spalle di Montipò: 2-1 e Ferraris in delirio.
Zanetti prova a cambiare volto al Verona inserendo energie fresche come Orban e Sarr. Proprio Orban, entrato da pochi secondi, sfiora il pareggio, ma Leali compie un intervento straordinario. Il Genoa risponde con una punizione di Malinovskyi, poi soffre nel finale gli ultimi assalti veneti: Leali rischia su un’uscita alta, Vasquez salva sulla linea e Giovane non inquadra la porta.
Il recupero è un brivido continuo, ma al triplice fischio esplode la gioia rossoblù: il Ferraris torna a essere un fortino e il Genoa esce, finalmente, dalle sabbie mobili.
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