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Sport
02.12.2025 - 15:18
La locandina dell'evento
Belluno si prepara a vivere un nuovo capitolo di grande ciclismo internazionale: il Giro d'Italia Women 2026 farà tappa nel capoluogo dolomitico con due giornate ad altissimo contenuto tecnico e mediatico, la cronoscalata Belluno–Nevegal del 2 giugno e la impegnativa Longarone–Santo Stefano di Cadore del 3 giugno.
Un risultato che, come sottolineano le istituzioni locali, non è frutto della casualità ma di una strategia di lungo periodo mirata ad attrarre eventi sportivi di primo livello.
“L’arrivo di due tappe del Giro Women – afferma il sindaco Oscar De Pellegrin – rientra in un progetto che stiamo portando avanti da anni per trasformare Belluno in un polo di riferimento per le grandi manifestazioni. Qui chi organizza trova strutture, competenze e un territorio pronto ad accogliere”. Una visione condivisa dalla Provincia e dall’associazione We Love Nevegal, impegnate nel rilancio della montagna bellunese.
Il presidente della Provincia, Roberto Padrin, mette in evidenza il valore dell’evento: “Il Giro Women è cresciuto enormemente, e la scelta di RCS di affidarci due tappe, una delle quali potenzialmente decisiva, è un riconoscimento importante. È il risultato degli investimenti fatti in questi anni sul ciclismo e sul turismo sportivo”.
Entusiasmo anche da parte di We Love Nevegal, che vede nella cronoscalata del 2 giugno un’occasione decisiva per riportare grandi appuntamenti sul Colle. “Questa tappa è un passo significativo per il rilancio del Nevegal – commenta Lorenzo Baldanello – e stiamo già programmando eventi collaterali che valorizzino ulteriormente la zona”.
Per De Pellegrin, la doppia tappa rappresenta un tassello di un percorso più ampio: “Belluno è terra di sport. Le Olimpiadi invernali sono la conferma di un’identità costruita nel tempo, dove lo sport è cultura, stile di vita e anche economia. Il Giro Women ne è la dimostrazione”.
► 2 giugno – Cronoscalata Belluno → Nevegal
Un’ascesa breve ma micidiale:
12,7 km sullo storico percorso affrontato da Contador nel 2011;
avvio con 3 km al 3%;
tratto centrale di 4 km costantemente sopra il 10%, con punte al 14%;
finale più veloce ma comunque impegnativo con pendenze tra il 6% e il 2%.
Una prova adrenalinica che potrebbe pesare molto sulla classifica generale.
► 3 giugno – Longarone → Santo Stefano di Cadore (138 km)
Una tappa di montagna completa e spettacolare:
4 GPM,
risalita lungo le valli del Piave e del Boite fino a Cortina d'Ampezzo,
scalata al severo Passo Tre Croci,
successivo Passo di Sant'Antonio,
circuito conclusivo con doppio passaggio a Costalissoio.
Un tracciato che richiama la celebre Sappada 2018 e promette panorami mozzafiato delle Dolomiti bellunesi trasmessi in mondovisione.
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