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Turismo, Terme Euganee. Guerra, green pass e caro bollette: troppe incognite per la ripartenza

Terme Euganee. Il mancato arrivo dei turisti dalla Russia, i rincari che pesano sulle strutture ricettive e sul portafoglio anche degli italiani e le limitazioni legate alla gestione della pandemia aprono una fase d’incertezza

“La guerra in Ucraina? Ha fermato la ripresa del turismo termale. I visitatori russi negli ultimi anni erano arrivati a rappresentare una fetta rilevante del fatturato degli alberghi della zona termale di Abano e Montegrotto”. Lo sostiene Emanuele Boaretto, presidente di Ferderalberghi Terme Montegrotto e presidente nazionale di Federalberghi sezione Terne. “Negli ultimi anni – prosegue Boaretto – il turismo russo è arrivato a rappresentare potenzialmente il 10% del fatturato. Era pronto a tornare in Italia dopo 2 anni di crisi pandemica, ora non si sa quando accadrà. I turisti russi avevano scelto da qualche anno le terme dell’area dei Colli per i loro momenti di relax“. Ora, sottolinea Boaretto, “tutto è fermo e non si capisce quando la situazione  potrà tornare alla normalità. Il clima di guerra e il fatto che le restrizioni del green pass sono ancora in vigore bloccano per Boaretto fortemente le possibilità di ripresa che si era cominciata ad intravedere con la discesa della curva dei contagi da Covid 19. “E’ una situazione complicata – spiega Boaretto – a cui si aggiungono anche gli spaventosi rincari di luce e gas. Per le strutture ricettive che gestisco siamo arrivati a 250 mila euro l’anno di bolletta elettrica. Quelle che gestisco delle aree delle piscine, per fare un esempio, sono schizzate da 17 mila a 39 mila euro. E le bollette, con questo clima bellico, sono destinate a pesare sempre di più”. Boaretto lancia un appello al Governo, alla Regione ma anche ai Comuni della zona. “In un condizione – sottolinea - come questa per poter ripartire serve un taglio delle tasse del 50% alle attività ricettive e  che vivono di turismo. Un taglio che coinvolga anche i Comuni, che includa Imu e la Tari, le tasse sulla pubblicità e la gratuità del plateatico ancora almeno fino a fine anno. L’emergenza per questo settore non è finita, anzi, con la crisi in Ucraina rischia di acuirsi”. Boaretto poi sottolinea anche gli effetti negativi del reddito di cittadinanza nella ricerca del personale. Sulla difficoltà del comparto termale della zona di Abano e Montegrotto interviene anche Marco Gottardo il direttore di Federalberghi Veneto che rappresenta 2500 associati. “La situazione - spiega Gottardo - è davvero complessa. I russi nella zona delle Terme euganee raggiungono quota 120 mila presenze ogni anno, sono il quinto mercato per le terme della zona, il 12esimo in Veneto. Sull’applicazione del green pass dopo il 31 marzo è in atto una discussione politica. Ora bisognerà capire come tutto evolverà. Questo clima di incertezza non favorisce neanche il mercato interno, quello degli italiani. Spesso, infatti, gli italiani quando vedono periodi di crisi non spendono e aspettano tempi migliori. L’inflazione sui beni di tutti i giorni e i costi aumentati delle bollette non sono certo un incentivo a spendere”. Alessandro Abbadir
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