Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Amministrative Treviso, Rancan: “La chiusura del centro storico è ideologica. Con l’elettrico l’impatto ambientale si ridurrà”

Luigino Rancan 2

Candidati a confronto. Luigino Rancan è il candidato del Popolo della famiglia

Luigino Rancan è il candidato del Popolo della famiglia, forza politica di ispirazione cristiana che a livello nazionale fa riferimento a Mario Adinolfi. Rancan ha 74 anni, è medico e fra il 1999 e il 2004 è stato sindaco di Mansué. È l’ultimo fra i candidati a essersi inserito nella campagna elettorale: il Popolo della famiglia inizialmente era nella coalizione a sostegno di Mario Conte, ma alla fine di marzo è arrivata la decisione dello strappo e della conseguente corsa in solitaria per divergenze sulla posizione assunta dall’attuale primo cittadino relativamente all’iscrizione nel registro dell’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali.   Nel corso degli anni la pedonalizzazione del centro storico è sempre stata tra le questioni rilevanti delle campagne elettorali, ma finora ai dibattiti non sono seguite azioni decisive da parte delle amministrazioni che si sono susseguite. Qual è la sua posizione sul tema? “In ordine alla chiusura del centro storico, mi sembra tanto una posizione ideologica. Stiamo andando a tappe forzate verso una mobilità elettrica, quindi, a livello previsionale, l’impatto ambientale è destinato a ridursi. Il centro è abitato e frequentato da molte persone, ci sono abitazioni, scuole, attività commerciali. In un prossimo futuro cosa farà la gente? Si rischia lo spopolamento, economico e demografico, a causa degli alti prezzi delle abitazioni e delle strutture commerciali. Forse il problema è il Put, con il suo traffico in certe ore rallentato, gli attraversamenti pedonali. Altro problema sono i parcheggi e la loro collocazione. Servono dati certi per poter programmare una parziale ulteriore pedonalizzazione e politiche volte a disincentivare l’uso dell’auto per accedere all’area dentro le mura, oltre a una politica nuova riguardante l’edilizia e il commercio per avere una città aperta e alle famiglie”. Grande viabilità: quarto lotto della tangenziale e Terraglio est sono le infrastrutture risolutive per la viabilità cittadina? “Il quarto lotto della tangenziale ha una gestazione che dura ormai da trent’anni. Esprime la volontà politico-amministrativa di congiungere la tangenziale con gli assi stradali della Castellana e della Feltrina, nell’area di Monigo, verso il raccordo autostradale di Montebelluna della Pedemontana. Gli studi e la progettazione sono affidati alla TRT, società di consulenza e attività di ricerca per i trasporti e il territorio. Il Popolo della famiglia si esprime favorevolmente alla realizzazione di tale opera, ritenendola indispensabile alla città, sentendo naturalmente prima il parere delle aree interessate e dei comuni limitrofi. A sua volta il Terraglio est ha una storia di più di vent’anni. Nata come opera complementare del Passante di Mestre, è affidata agli studi di fattibilità e alla progettazione della società Veneto Strade. Partendo dal casello autostradale di Preganziol, questa nuova strada attraversa i comuni di Casale sul Sile e di Casier per raggiungere Treviso sulla tangenziale. La situazione della viabilità attuale è insoddisfacente, lo dico anche per esperienza personale, per l’enorme espansione della domanda di mobilità non seguito da analogo sviluppo del sistema infrastrutturale. Esprimiamo il parere favorevole al continuamento dell’iter per la realizzazione di quest’opera”. In un territorio provinciale fortemente turistico che ruolo deve spettare a una città di cultura qual è Treviso? Quali sono le sue proposte? “Treviso come città d’arte e cultura può migliorare la sua offerta a vantaggio proprio e di tutta la provincia. Passata da supporto logistico a Venezia, è diventata centro turistico di grande importanza grazie ai suoi musei, chiese, mostre e una miriade di attività culturali. Per tutto il territorio della Marca, grazie ad accordi intra-comunali e con la Provincia, Treviso potrebbe offrire una risposta culturale spendibile con ticket unitari validi in tutta l’area provinciale. Porto l’esempio della fondazione Mazzotti e del premio letterario Gambrinus-Mazzotti, di cui sono componente nel consiglio direttivo, e dell’associazione Ville Venete, che hanno saputo gestire in questi anni dei buoni rapporti di collaborazione tra la città e il territorio. Nel caso specifico e nell’anno 2022 le manifestazioni si sono svolte a Treviso con la collaborazione del comune e della Camera di Commercio e nell’area opitergina sempre con l’aiuto dei comuni e di imprese private. Va ulteriormente sviluppata anche l’arte diffusa con riferimenti nelle piazze e nelle strade alle iniziative in atto in città”.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione