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18.07.2023 - 12:05
Hanno subito un rallentamento, invece, i mezzi di trasporto che con 124,2 milioni di euro hanno visto scendere il fatturato del 12,2%, seguito da legna, carta e stampa, con un calo del 10,3% che assesta l’esportato a 128,1 milioni di euro. Perdite inferiori hanno subito le apparecchiature elettriche (- 4,9%), la gomma, plastica, vetro, cemento e ceramica (- 4,4%) e la chimica (- 3,6%). Dati che rispecchiano l’andamento dell’export con la vicina Germania. La manifattura trevigiana nei primi tre mesi del 2023 vi ha esportato merci per 623.8 milioni di euro, con un incremento del 4,3 %, dati che collocano la provincia al 3° posto in Veneto e 7° a livello nazionale. Un vero e proprio “boom” hanno segnato le esportazioni in Germania della farmaceutica (+ 47,6%) e della chimica (+ 42,8%) che tuttavia hanno un mercato limitato a 14,5 milioni di euro. Bene anche i macchinari e impianti che con 87,7 milioni di euro esportato sono cresciuti del 28,5%, i computer e l’elettronica (+ 17,9%), la moda (+ 14,5% con un giro d’affari di 107,2 milioni di euro), alimentari e bevande (+ 12,3% con 61,6 milioni di euro) e la metallurgia e i metalli (+ 5,9% con 69,3 milioni di euro). Cali importanti hanno registrato, invece, la gomma, plastica, vetro, cementi e ceramiche (- 18,3% con 37,8 milioni di euro), il legno, carta e stampa (- 14,8% con 19 milioni di euro) e i mezzi di trasporto (- 8% con 28,4 milioni di euro). «L’organizzazione e la qualità delle nostre filiere», sottolinea il presidente Oscar Bernardi, «ci dà un margine competitivo. Molte delle nostre imprese sono infatti ben inserite nelle catene del valore della grande industria tedesca. In questo senso, nonostante le tante difficoltà del momento, credo che per le aziende trevigiane inserite nelle filiere tedesche ci siano ancora opportunità di crescita».Edizione
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