Vanessa Ballan aveva denunciato il suo futuro omicida. Il procuratore di Treviso: "Non è stato applicato il divieto di avvicinamento, per la carcerazione non c'erano gli estremi"
Lo scorso 26 ottobre Vanessa Ballan aveva denunciato Bujar Fandaj per stalking. I due si erano conosciuti nel supermercato dove lei era commessa e di cui lui era cliente e avevano avuto una relazione. La giovane, però, era poi tornata insieme al compagno Nicola Scapinello e la coppia ora aspettava un secondo figlio. Non si sa se il kosovaro fosse a conoscenza della gravidanza e se possa essere stato questo particolare a scatenare la sua furia omicida. Di certo non aveva mai accettato la fine del rapporto e ha continuato a tempestare la ex di messaggi. In una occasione si era introdotto anche in casa sua, senza però procurarle alcuna violenza. In un'altra era andato nel supermercato dove lei lavorava e l'aveva spintonata e minacciata: "Ti ammazzo". (continua a leggere dopo il video) https://www.youtube.com/watch?v=gaWYKxf94y8 Anche a seguito di questa escalation, la 27enne aveva sporto querela contro Fandaj. La denuncia era stata subito presa in carico ed era stata eseguita una perquisizione nei confronti dell'ex, ma il magistrato non ha ritenuto di disporre ulteriori misure come il divieto di avvicinamento. Anche perchè da quel momento in poi non vi erano stati altri episodi persecutori. "Una valutazione di non urgenza che ora purtroppo si è rivelata non fondata", ha ammesso il procuratore capo di Treviso, Marco Martani.
"Solo la carcerazione l'avrebbe fermato, ma non c'erano i presupposti"
Lo stesso responsabile della Procura, tuttavia, ha aggiunto come, alla luce della brutalità dell'aggressione, il semplice divieto, con ogni probabilità, non sarebbe bastato a far desistere il presunto omicida. Nè, d'altra parte, fino all'altro ieri vi erano i presupposti per la carcerazione: il 41enne era incensurato e, appunto, negli ultimi mesi non aveva mostrato alcun comportamento che potesse far sospettare il drammatico esito. Il procuratore Martani, comunque, invita tutte le donne a non smettere di denunciare persecuzioni e intimidazioni: "Da parte nostra - assicura - cercheremo di essere ancora più efficaci".
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