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I preganziolesi dell’Aeronautica militare in un libro: “Pezzo importante di storia”

Dino Vecchiato e Giampietro Zanon al 51esimo stormo di istrana per il centenario

Un omaggio speciale al centenario della forza aerea italiana e al territorio di Preganziol

Un libro destinato a guardare al cielo e volare in alto. È quello di Dino Vecchiato e Giampietro Zanon, coautori di “Da Preganziol al cielo”, realizzato grazie all’associazione culturale Aurora e dedicato a conservare per sempre la memoria dei preganziolesi di ogni tempo che abbiano fatto parte dell’Aeronautica militare. A raccontarlo meglio è proprio uno dei due autori, Dino Vecchiato. Vecchiato, 54 anni, originario di Settecomuni e discendente da una delle più antiche famiglie del territorio comunale, è direttore amministrativo, finanza e controllo di una società di capitali, ma coltiva da sempre una grande passione: quella per la storia locale, che lo ha portato nel tempo ad accumulare una lunga lista di titoli dedicati a biografie e personaggi più o meno conosciuti del territorio preganziolese. Un libro su un tema molto specifico. Com’è nato? “Sono da sempre un grande appassionato di storia locale e di aviazione: questo libro nasce proprio dall’unione di queste due passioni. Mi sembrava potesse essere un argomento degno di nota, così ho chiesto l’aiuto di un amico, Giampietro Zanon, per realizzarlo. “Nonostante ad alcuni potrebbe sembrare un lavoretto da nulla, dietro alle pagine di questo libricino si nascondo cinque, sei anni di attenta e paziente ricerca: spesso quando si vuole approfondire temi ancora inesplorati, così specifici e in un territorio così piccolo, trovare le informazioni necessarie per costruire un’opera che sia sufficientemente completa e valida diventa una vera impresa. Fortunatamente abbiamo potuto contare sull’archivio dell’associazione culturale Aurora, un archivio di venticinque anni di raccolta di testimonianze, ma questo libro è nato anche sulla base di interviste a figli e nipoti di membri preganziolesi dell’Aeronautica militare – l’impegno che porto avanti con libri come questo ha di bello proprio la possibilità di mettersi in contatto con numerose persone e di poter dar voce ai loro antenati, di poter ridare vita e valore alle loro storie e biografie. “Abbiamo deciso di pubblicarlo in concomitanza con il centenario dell’Aeronautica per poter offrire un omaggio alla forza aerea italiana e siamo felici che la cosa sia stata particolarmente apprezzata: la prefazione dell’opera è stata scritta dal generale ispettore capo Basilio Di Martino, presidente dell'Ufficio di programma “Comitato Centenario dell’Aeronautica Militare”, ed è stato un piacere presentare il libro a Preganziol anche in presenza di una delegazione militare del 51esimo Stormo di Istrana”. Quanto è importante raccontare e tramandare la storia del territorio? “Moltissimo. Queste storie messe per iscritto creano un collegamento tra passato, presente e futuro: non danno un senso solo alle biografie raccontate, ma anche ai famigliari di quei personaggi, perché possono ritrovare lì le proprie origini. È una cosa che forse per i giovani risulta difficile da capire – non è un caso se libri come i miei vengono apprezzati da persone più mature – e va bene così: quando si è giovani si ha tempo di guardare solo avanti, ma è crescendo che ci si accorge che dietro di noi c’è tanto e che ricordarlo dà un senso anche alla nostra storia e alla nostra vita. Spesso si cerca di dare in mano qualcosa alle nuove generazioni che sia subito spendibile, qualcosa da oggi per domani, ma la verità è che talvolta quel qualcosa può essere destinato al dopodomani: prima o poi tutti cerchiamo delle risposte. È per questo che ogni volta che posso lo ripeto: scrivete dei vostri avi, scrivete dei vostri paesi, scrivete della vostra storia”. Gaia Zuccolotto
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