Zero Branco, in arrivo un vero e propio polo sportivo

Un vero e proprio polo sportivo, dotato di tre palestre. È quello che sorgerà presto accanto alle scuole medie Europa di Zero Branco grazie alla realizzazione di una nuova struttura dedicata sì allo sport ma pronta ad accogliere anche altre attività.

Sono iniziati in questi giorni i lavori di costruzione della nuova palestra in via Alvaro. Troverà posto accanto al palazzetto, già suddivisibile in due palestre distinte. E così prenderà definitivamente forma il centro sportivo ideato dal Comune. La nuova struttura ha richiesto un investimento complessivo di circa 700mila euro. L’obiettivo ora è completarla entro giugno. “L’emergenza Covid sta contingentando l’uso delle palestre. Diverse attività oggi vengono svolte all’aperto. In questa situazione, poter contare su un’altra struttura rappresenta una boccata d’ossigeno per tutti – sottolinea il sindaco Luca Durighetto –. Una volta conclusi i lavori, in quel centro si potranno sostanzialmente usare tre palestre distinte. L’opera era necessaria per dare una risposta alle richieste delle società sportive e per permettere ai bambini, ai ragazzi e agli adulti di fare sport. E’ un passo in avanti fondamentale”.

Un polo sportivo dal duplice utilizzo

L’utilizzo della nuova palestra sarà duplice. Di mattina verrà messa a disposizione delle scuole. E di pomeriggio potrà essere aperta a tutti. Tanto che si sta valutando come meglio organizzare le vie d’accesso. Potrebbe essercene una direttamente dall’area della palestra attuale. Ma non si esclude nemmeno la possibilità di aprire una via che passi proprio accanto al cortile delle scuole medie. “La nuova struttura potrà essere un punto di riferimento per una serie di associazioni sportive – conclude Durighetto – pensiamo all’atletica leggera così come al karate, ma anche ai corsi di ginnastica dolce e di pilates. In questo modo andiamo a dare una risposta a tutte le associazioni che ci avevano chiesto nuovi spazi. In più, si dà la possibilità a tutti di avere un riferimento ulteriore nel caso in cui si avesse la necessità di utilizzare spazi del genere”. Mauro Favaro