Inaugurazione corso di laurea in Medicina e Chirurgia e delle Professioni Sanitarie a Treviso. Zaia: “Buon inizio ragazzi. Siete il futuro della sanità veneta”.
“Oggi sono i numeri a confermare che l’alta formazione universitaria, per la quale cisiamo battuti per anni, ha diritto di esistere. Più di 1800 ragazzi hanno scelto, infatti, dispecializzarsi nella facoltà “trevigiana”, la culla di Padova, dove trasferiamo il sapere,la storia, la cultura e la tradizione di una della Università più prestigiose, una punta didiamante nel mondo accademico nazionale e internazionale. Il riconoscimento delpercorso di studi di Treviso, una sede che ha già otto cliniche universitarie, i primianni di insegnamento e che oggi, di fatto, non solo completa la specializzazione deigiovani medici, ma scrive il futuro del mondo della sanità”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, salutando l’avvio dell’anno accademico 2022/2023 del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e delle Professioni Sanitarie dell’Università di Padova, attivi nel Polo didattico dell’Ulss 2. Sono 366 i nuovi immatricolati di cui 90 per il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, 24 per il Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria, 55 per il Corso di Laurea in Igiene Dentale, 150 per il Corso di Laurea in Infermieristica, 17 per il Corso di Laurea in Ostetricia, 12 per il Corso di Laurea in Tecniche Audioprotesiche e 18 per il Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica. La Nostra Famiglia” di Conegliano ospita altri due percorsi di studi delle Professioni Sanitarie ed ospiterà 58 nuovi iscritti, di cui 28 per il Corso di Laurea in Fisioterapia e 30 per il Corso di Laurea in Terapia Occupazionale. “Oggi è logico ripensare a coloro che nel 2020 impugnarono la legge regionale cheistituiva il corso di laurea completo in medicina e chirurgia, in pieno accordo conl’Università di Padova, per creare una sorta di università diffusa del sapere veneto – prosegue il Governatore del Veneto -. Con numeri alla mano possiamo affermare, conorgoglio, che qui contribuiamo a specializzare medici e professionisti attraverso lastretta interconnessione tra didattica di altissimo livello, ricerca e assistenza. Sonocerto che questo modello di collaborazione tra il mondo accademico e quello dellasanità veneta contribuirà ad affermarci come Regione crocevia di saperi, che investenel capitale umano. Auguro, quindi, a tutte le studentesse e agli studenti un buon inizio, certo che sapranno con coraggio e determinazione affrontare questo percorso distudi, un’esperienza importante per la loro futura carriera nel mondo della sanità”.
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