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Treviso, Calesso: la graduatoria degli alloggi popolari revocata è frutto di questa amministrazione

Gigi Calesso: "Sindaco imbarazzante: che c’entra la giunta Manildo con la graduatoria ERP approvata nel 2019?"

Al di là della volgarità di definire “sciacalli e speculatori” gli esponenti dell’opposizione consiliare che osano occuparsi della vicenda degli alloggi ATER, mi pare che la presa di posizione del Sindaco sulla stampa di oggi denoti grande nervosismo e grande confusione. Come si può, in primo luogo, tentare di “coinvolgere” l’amministrazione Manildo nella elaborazione di una graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari il cui bando è stato aperto nel 2019, quando lo stesso Conte era a Ca’ Sugana da diversi mesi? Basti pensare che, prima del bando, l’amministrazione ha fatto in tempo a portare in Consiglio Comunale, a marzo del 2019, la modifica del regolamento di assegnazione per aumentare il punteggio ai residenti in provincia da 25 anni, il solito fumo negli occhi per dimostrare che loro sono per “prima i veneti”. Nulla, invece, l’amministrazione aveva fatto per modificare i criteri di assegnazione degli alloggi popolari, impegno programmatico molto preciso del candidato a sindaco Conte ma che è rimasto sulla carta. In ogni caso, la graduatoria revocata è frutto di questa amministrazione e non si capisce, quindi, perché il Sindaco accusi le attuali opposizioni di portarne la responsabilità in quanto erano in maggioranza con Manildo.

Calesso: "Confusione sul fronte delle nuove regole"

Se queste accuse stravaganti sono un chiaro segno di nervosismo, la confusione regna sul fronte delle nuove regole per l’assegnazione che l’amministrazione sta immaginando. Uno dei nuovi “parametri” dovrebbe essere che il richiedente l’alloggio popolare “dovrà dimostrare la volontà di rimettersi in piedi”: è in grado il Sindaco di spiegare come si concretizzerà questo parametro? Servirà una dichiarazione “giurata” o cosa altro? E se dopo l’assegnazione l’”impegno” non venisse mantenuto, cosa succederà? Mi pare proprio che in questa vicenda il Sindaco dimostri ogni giorno di più un nervosismo e una confusione ch emi spingono a reiterare la richiesta che la vicenda venga affrontata in Consiglio Comunale: non può essere una questione in cui il Sindaco “fa tutto da solo” e non accetta neppure proposte e (tantomeno) critiche. Gigi Calesso – Coalizione Civica per Treviso
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