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A Jesolo una via in memoria dell'architetto Valter Tronchin

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Scomparso nel 2009, era considerato una promessa dell'architettura internazionale. A Jesolo ha firmato molti progetti, tra cui Ca' Simo

“Spero porterete per sempre con voi un ricordo di mio figlio”. Visibilmente commossa, la signora Teresa Isdraele Romano ha commentato così la decisione del Comune di Jesolo di intitolare una via alla memoria del figlio, il compianto architetto Valter Tronchin. La cerimonia di intitolazione si è svolta stamane. La nuova via Valter Tronchin si trova a ridosso di piazza Aurora, nel contesto del Comparto Leopardi. Allo scoprimento della targa hanno partecipato il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, la mamma dell’architetto Tronchin, l’assessore regionale Francesco Calzavara, gli architetti Valentina Fanti e Marta Baretti in rappresentanza dell’Ordine degli architetti di Venezia e Treviso, Stefania Mantovani cofondatrice dell’associazione “Artway of thinking”, il professor Marco Ferrari dello Iuav e la professoressa Elisa Ghedin, per il liceo artistico di Treviso dove Tronchin iniziò il suo percorso di studi.

Valter Tronchin, la storia di un architetto di fama internazionale

Promessa internazionale dell’architettura, Valter Tronchin è scomparso improvvisamente nel 2009 ad appena 42 anni. Nato a Treviso nel 1967, prima di iscriversi all’università, frequenta il liceo artistico della città. Ben presto mostra il suo talento nel campo dell’architettura, divenendo uno stimato progettista e un conosciuto professore presso lo IUAV di Venezia. Nel 1996 affianca le artiste Federica Thiene e Stefania Mantovani nello sviluppo dei progetti dell’associazione “Artway of thinking”, promuovendo la cultura e l’arte contemporanea con un approccio interdisciplinare e interculturale. Tronchin ha firmato diversi progetti a Jesolo, tra cui quello di Ca’ Simo e G-house, del rinnovo di piazza Marina, di residenze private, gli interni e gli esterni di locali come il Caffè Casa Bianca e il Marina Club. “Spesso strade delle città vengono intitolate a personaggi storici che non sempre hanno un legame con il territorio, invece questa volta dedichiamo un pezzo della città a una persona il cui legame con essa prosegue – dichiara il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti -. Valter Tronchin ha lasciato un’eredità tangibile a Jesolo e noi siamo stati felici di poter portare a compimento un percorso iniziato con l’ex sindaco Francesco Calzavara, che rientra nella più ampia visione di legare lo sviluppo della città a grandi nomi dell’architettura”. “Valter Tronchin era un costruttore di relazioni ed era impegnato nella ricerca continua verso il bello nei suoi progetti, capaci di essere compresi da tutti – aggiunge l’assessore regionale Francesco Calzavara -. Aveva idee per la nostra Jesolo e sarebbe stato bello, oggi, confrontarsi con lui e la sua barba, magari un po’ più bianca, su ciò che è diventata questa città anche grazie a lui. Io credo sarebbe stato orgoglioso che sia divenuta un luogo esempio di come l’architettura possa aiutare i cittadini a vivere meglio”.
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