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Vietnam e Cambogia, il futuro ha un cuore antico

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vietnamQuarant’anni di pace valgono anni luce  di progresso. Liberano energie positive. Rimettono in moto e fanno rinascere  la speranza anche in un paese, quale era il  Vietnam del 1975, dilaniato da trent’anni di  guerra sanguinosa e brutale. Prima quella  per uscire dal giogo del colonialismo francese (conclusasi nel 1954) e poi quella civile  frawil Nord comunista e il Sud filo americano (1960-1975) che sconvolse il mondo per  le sue atrocità. Oggi il Vietnam è un paese  giovane e dinamico, proiettato verso la crescita economica e desideroso di mostrare  al mondo i suoi vistosi passi in avanti. Un  paese che vive di futuro, che è quello che  hanno nel cuore i suoi milioni di giovani.  Una generazione on the road che sfreccia  sorridente a tutte le ore in sella ad altrettanti  milioni di motorini lungo le strade di Saigon  (la chiamano tutti ancora così, nonostante il  suo nome oggi sia Ho Chi Minh) in una sorta  di stordente moto perpetuo. Il Vietnam (territorio poco più grande  dell’Italia dove vivono 90 milioni di abitanti) oggi è un paese che ha cancellato le ferite e le devastazioni dei  tanti conflitti patiti nel  dopoguerra e che vuole  mettere in vetrina anche  le sue straordinarie bellezze naturali e artistiche.  A partire dalla capitale  Hanoi, ricca di templi e  di palazzi, oppure dalla  spettacolare baia di Halong (situata all’estremità  settentrionale del paese,  al confine con la Cina) con i suoi monumentali “faraglioni” da ammirare in navigazione  lenta, o l’antica capitale imperiale Hue dove  ancora si colgono i fasti della vita di corte. E  poi Da Nang con il suo museo ricco di sculture antiche e misteriose, Cham famosa per  le sue incantevoli spiagge di sabbia bianca,  Buon Me Thuot e Pleiku interessanti per le  loro piantagioni di caffè e i loro elefanti. E  ancora spiagge da sogno, scendendo, a Nha  Trang e Phan Tiet. Per arrivare infine a Saigon – Ho Chi Minh e nel delta del Mekong,  il cuore pulsante del paese a livello economico dove il Vietnam vive già proiettato nel  futuro. Saigon si ammira tutta dalla Bitexco  Tower, dall’alto dei suoi 262 metri, seconda  solo alla Keangnam di Hanoi (336 metri). La  vecchia capitale del Sud, metropoli che sfiora  ormai i 10 milioni di abitanti, è un contrasto  avvincente fra vecchio e nuovo: dai quartieri  coloniali che evocano pagine di letteratura e  di corrispondenze di guerra (indimenticabili  quelle di Oriana Fallaci) ai grattacieli abbaglianti di luci e di colori della City. E proprio  a Saigon la memoria del conflitto è ancora  viva nel Museo della guerra che documenta  le atrocità commesse dagli americani e le  conseguenze dell’utilizzo di armi chimiche.  Quella pagina di storia è ancora viva anche  nel Palazzo della Riunificazione, l’ex sede del  primo ministro del Sud, dove sono visitabili  anche i bunker sotterranei. Chi vuole approfondire il tema della guerra trova pane per  i suoi denti a Cu Chi, visitando il sistema di  tunnel sotterranei che ebbero una funzione  fondamentale nella strategia di guerra dei  Vietcong. La Saigon più occidentale la si ritrova nel quartiere della cattedrale di Notre  Dame e del monumentale Palazzo delle Poste. Quella più tradizionale nella Pagoda di  Ngoc Hoang e nel mercato popolare di Ben  Thanh. Il modo migliore per apprezzare il delta del  Mekong è la navigazione fluviale, spingendosi poi con piccole imbarcazioni a scoprire  la rete di canali e di stagni che, avvolti da  un vegetazione lussureggiante, costituiscono l’habitat ideale per una  variegata avifauna. Straordinaria l’escursione in piccole barche nella foresta  pluviale di melaleuca a Tra  Su.A Can Tho, vivace città  di un milione di abitanti,  pulsa di vita il mercato galleggiante di Cai Rang con  i sampan carichi di merci  di ogni genere, soprattutto  riso e frutta, mentre la sera  è piacevole perdersi tra la folla di giovani che  animano l’area pedonale dominata dalla gigantesca statua di Ho Chi Minh. Lungo la  strada per Chau Doc è “visitabile” anche un  allevamento di… coccodrilli, utilizzati come  carne e nella confezione di borsette. Chi ha tempo, da Chau Doc può vivere l’emozione di raggiungere la Cambogia risalendo il Mekong (sei ore di navigazione) e  concedersi un’appendice di viaggio a Phnom  Penh e nella zona dei templi di Angkor, una  delle sette meraviglie del mondo moderno.  La capitale della Cambogia è oggi una città  con tanta voglia di lasciarsi alle spalle i terribili ricordi legati alla feroce dittatura dei  Khmer Rossi. Le atrocità compiute dal regine  di Pol Pot nel periodo 1975 – 79 sono documentate soprattutto nel Lager S21, l’ex liceo  dove furono detenuti e torturati migliaia di  internati, colpevoli solo di essere intellettuali, borghesi o commercianti e quindi “inutili” alla folle costruzione dell’utopistico stato comunista rurale. Furono quasi due milioni  i cambogiani sterminati dal regime da Pol  Pot, un terzo della popolazione. I fasti della  dinastia tornata alla guida del paese (dopo  la liberazione dai Khmer Rossi da parte delle  truppe vietnamite) sono ammirabili nel Palazzo Reale. Infine Angkor: servono almeno  tre giorni per rendersi conto della preziosità dei suoi templi, raggiungibili a bordo dei  tuk tuk, le pittoresche motocarrozzette locali. Il più celebre, Angkor Wat, Patrimonio  dell’Umanità Unesco, richiede da solo mezza giornata. Imperdibile la vista con i colori  morbidi e caldi del tramonto, con il tempio  che si specchia nell’acqua.Atmosfere uniche, pietre che “parlano” attraverso i bassorilievi dell’antica cultura Khmer usciti intatti  il secolo scorso dall’abbraccio ultrasecolare  della foresta. Le Thi Thu Phuong, laureatasi in Italia e  ora responsabile marketing di Asiatica Travel, tour operator di Hanoi molto attivo nel nostro paese, collaborando anche con il Centro Studi Vietnamiti (il 25 settembre scorso  a Torino ha organizzato l’evento culturale  “Vietnam da scoprire”), propone interessanti  viaggi su misura in Indocina, organizzati anche on line, viaggi con assistenza in italiano  24 ore su 24. Pacchetti tagliati sulle esigenze  dei viaggiatori, singoli o di gruppo, caratterizzati da qualità nei servizi, buon prezzo e  spessore culturale. “Vogliamo far apprezzare  il nostro bellissimo paese” dice Le Thi Thu  Phuong “che negli ultimi anni sta intensificando il rapporto di amicizia con l’Italia,  come testimonia anche la recente visita del  vostro Presidente della Repubblica Mattarella e le molteplici sinergie in campo commerciale e culturale”. Renato Malaman
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