Il Comune di Padova, assistito da Ater, AcegasApsAmga e dalla Consulta del Quartiere 2 Nord, presenta via Bettella sgomberata dai rifiuti
Decine di bidoni in mezzo alla strada, tanti condomini di proprietà dell’Ater, tante utenze da mettere d’accordo: questo il problematico scenario offerto da via Bettella prima di trovare la soluzione presentata da Chiara Gallani, assessora all'ambiente del Comune di Padova, in un punto stampa tenutosi all'Arcella. Sono 84 le utenze in via Bettella che necessitavano un accordo sulla gestione dei rifiuti, dal numero civico 18 al 44. Per loro sono state create quattro piccole isole condominiali e la via ha ripreso la sua originaria e ordinata conformazione. Il bilancio della raccolta differenziata nella città di Padova è del 62,5%, un incremento ottenuto anche grazie ai numerosi sforzi del quartiere e a iniziative quali "Porta a porta". Eppure, durante la conferenza stampa, un paio di cittadine hanno interrotto l'assessora Gallani affermando di non essere state ascoltate dalle autorità. In realtà loro stesse hanno poi affermato che degli incontri ci sono stati, ma non sufficienti e non di recente. Hanno quindi detto di non apprezzare i metodi scelti dal Comune per prendersi cura del loro quartiere e che si dovrebbe trovare una soluzione differente. Il comitato da loro rappresentato aveva già raggiunto l'attenzione dei media l'anno scorso, i cui rappresentanti sono stati anche accolti dal Sindaco per affrontare di persona la situazione. Chiara Gallani si è così espressa: "Queste contestazioni mi lasciano un po’ esterrefatta, perché ripetono “non ci parlate, non ci ricevete”. Lo avete visto anche voi, ne abbiamo anche dato notizia. In questi anni, tra me e il sindaco, li abbiamo ricevuti per ore e ore. Ma c’è un disaccordo sul sistema e sul risultato che si vuole raggiungere, ed è giusto discutere con il comitato che scende in piazza, con le persone che ci scrivono, con la consulta… il confronto è stato molto ampio. Poi si può discutere in merito e cercare di arrivare a delle soluzioni. Ricordo una proposta di aumentare i passaggi per diminuire il numero di cassonetti e questo è qualcosa che abbiamo fatto. Non c’è solo il parlarsi ma anche l’ascolto e noi l’abbiamo davvero fatto in questi anni". Etta Andreella, presidente della Consulta del Quartiere 2 Nord, ha affermato: "I cittadini noi li abbiamo ascoltati più e più volte, e comunque dare ascolto non significa dover dare ragione a tutti i costi." Sembra dunque che il Comune si sia dato da fare per risolvere la situazione, ma che ci siano ancora delle tensioni riguardo l'efficacia dei metodi utilizzati. Tiberio Businaro, presidente Ater Padova, ha voluto concludere riportando l'attenzione al vero tema dell'incontro: la riconquista civile degli spazi urbani per il bene di tutta la cittadinanza. Il suo commento: "Noi cerchiamo di fare la nostra parte. In realtà si dovrebbe creare deterrenza, ma la deterrenza non è mai efficace quanto la crescita culturale. Specialmente quando si parla di disagi e di inciviltà. L’inciviltà si può punire, bisogna che ci siano le forze per farlo (quindi telecamere, vigili, controlli di quartiere…), però non è mai efficace quanto l’aspetto culturale. Si tratta di quel senso civico che va insegnato nelle scuole". [embed]http://youtu.be/_Ig5K6LRibg[/embed]
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