Da sinistra, Massimiliano MIrabelli, Alessandra Bianchi, Daniele Boscolo Meneguolo
L’amministratore delegato Alessandra Bianchi, presidente da interim.
"Alla fine di questo triennio ho deciso mio malgrado di interrompere questa mia avventura da presidente per tornare all’impegno della mia professione di imprenditore. Sono stati tre anni di grandi emozioni, di traguardi sfiorati e quindi anche di ricordi non certo solo positivi. La promozione della Primavera e la Coppa Italia vinta non bastano per sollevare dall’amarezza della finale persa quest’anno . Voglio ringraziare la società, Joseph Oughourlian, i soci, tutto il cda, e coloro che stanno aiutando e hanno intenzione di continuare ad aiutare il Calcio Padova. Voglio particolarmente ringraziare i tifosi e la loro splendida e incrollabile fede.” Sono le ultime parole da presidente pronunciata da Daniele Boscolo Meneguolo, in conferenza stampa assieme all’ad Alessandra Bianchi e al direttore sportivo Massimiliano Mirabelli. “Il ciclo triennale ci ha portato a raggiungere alcuni obbiettivi importanti nel settore giovanile, ma non in ottica di prima squadra, ha detto Alessandra Bianchi. Joseph Oughourlian conferma ancora il suo impegno e la parola è mantenuta, ma ci sarà d’ora in poi un approccio diverso. Ci diamo da ora una programmazione annuale, che non vuol dire assolutamente disimpegnarci nel breve termine, ma ragionare con un’ottica di breve periodo, valutando la situazione anno per anno. Significa per la prossima stagione adottare un leggero ritocco del budget, nella misura del 20%, che comunque rimane un budget importante per questa categoria. D’ora in avanti saremo più orientati verso i giovani rispetto al triennio precedente. Dal punto di vista della competitività gli obbiettivi permangono, sapendo che comunque investire moltissimo in Serie C non porta automaticamente a salire di categoria, come ha dimostrato quest’ultimo campionato e non solo per noi. Voglio ringraziare i nostri tifosi che ci sono stati sempre vicini, li invito a non abbandonarci in quest’anno complesso dove dovremo gestire di fatto una transizione. Continuiamo a ritenere che questa società debba avere un assetto progettuale stabile e i conti in piena regola. Padova è una realtà con molte potenzialità e colgo l’occasione odierna per fare un appello all’imprenditoria e alle istituzioni locali, per darci una mano a creare un nuovo circolo virtuoso. Non sarà facile il lavoro che dovremo fare, dal punto di vista tecnico ci sarà bisogno di un rinnovamento. Abbiamo un gruppo dalle indubbie qualità, ma che ha mancato 4 match point in due stagioni per il salto di categoria.”
In ritiro in Abruzzo
La squadra andrà in ritiro in Abruzzo, la località sarà Rivisondoli in provincia de L’Aquila. Si parte il 10 luglio, il 27 luglio ci sarà un evento molto importante all’Euganeo, con amichevole contro lo Spezia.
"Non vogliamo essere la squadra da battere: nessun proclama che non vogliamo e non possiamo fare"
Poi le parole di Massimiliano Mirabelli. “Abbiamo fatto una cavalcata bellissima, abbiamo vinto la Coppa Italia di categoria, purtroppo però a Bolzano non siamo riusciti a spuntarla. Ai playoff non siamo arrivati al meglio, abbiamo avuto alcune problematiche fisiche che non ci hanno permesso di giocarci le nostre chance al top. Non posso però giustificare la finale persa a quel modo. C’è sempre una squadra che vince e una che perde, ma non si può perdere così. Dobbiamo lavorare guardandoci dentro, perché mai più accada una situazione simile. Voglio ringraziare Massimo Oddo per il contributo che ha dato al nostro percorso. Noi con lui ci siamo lasciati benissimo, non è stata una problematica legata a fattori economici. Da oggi il Calcio Padova non deve più presentarsi come la squadra da battere, il che non vuol dire non avere ambizione ma lavorare al meglio per un cammino non facile come quello che ci attende. Credo che non ci siano tanti presidenti in Lega Pro che hanno investito e continuano a investire quanto Joseph Oughourlian, che per questo va sempre ringraziato. Abbiamo delle difficoltà oggettive legate ad alcuni contratti pluriennali che “soffocano” il budget e inoltre ci sono anche 9 giocatori in scadenza e le conseguenti scelte da fare, oltre a prevedere a budget anche il nuovo tecnico e il suo staff. C’è l’esigenza di cambiare realtà per qualche giocatore e da lì si attingeranno parzialmente le risorse per costruire i nuovi ingressi. Rimaniamo ambiziosi, ma dobbiamo parlare chiaro e dire che non vogliamo essere la squadra da battere: nessun proclama che non vogliamo e non possiamo fare. Dobbiamo rimanere umili. Ma organizzeremo una squadra di cui i nostri tifosi saranno orgogliosi, facendo di tutto per non disperdere ma alimentare il prezioso entusiasmo delle nostra tifoseria. Nel prossimo campionato ci saranno tre o quattro squadre competitive sulla carta ma noi proveremo a recitare il nostro ruolo al meglio. Dobbiamo ringiovanire la rosa in quanto abbiamo una squadra abbastanza datata. Ci servono sì giocatori di esperienza, ma con a fianco dei giovani che possono diventare la struttura portante per un Calcio Padova proiettato nel futuro. Noi andremo a cercarli in tre bacini diversi: fra i giovani di categoria, nel nostro settore giovanile ormai sempre più competitivo e stando attenti ai profili dei giovani delle cosiddette “grandi”. Il mercato sarà lungo e finirà il 1 settembre. Agiremo senza fretta e senza ansia. Il tecnico? Verrà presentato giovedì prossimo, avrà un contratto annuale, per valutare passo dopo passo i risultati ottenuti”.
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