Insediamento del nuovo consiglio comunale. Antonio Foresta nominato presidente del parlamentino di Palazzo Moroni.
E' iniziata con un minuto di silenzio per le vittime della tragedia in Marmolada, la prima seduta della nuova amministrazione Giordani. A guidare temporaneamente la prima parte della seduta del parlamentino padovano è il consigliere più votato della lista più votata: in questo caso il Partito democratico. È infatti il consigliere Pietro Bean, che di voti ne ha presi 804, ad aprire il primo consiglio comunale del secondo mandato di Sergio Giordani. " Compito primario di chi presiede, amministra e rappresenta le istituzioni è di non negare tutto questo e di mettere insieme le migliori risorse della comunità per offrire le soluzioni più opportune e più giuste. - un segnale di attenzione all’ambiente per il discorso di apertura del consigliere Bean- Le scelte sostenibili che faremo a Padova non risolveranno la crisi climatica, ma quelle di tutte le amministrazioni pubbliche, e dell'intera politica, saranno complessivamente fondamentali: siamo dunque chiamati e chiamate ad assolvere una responsabilità condivisa, mettendo da parte le nostre divergenze ideologiche, politiche e personali per la realizzazione di un orizzonte ecosostenibile, di un bene comune, di un valore condiviso e unificante. La cerimonia è seguita dall'inno nazionale e dai rintocchi della campana della pace. Dopo la convalida dei 32 consiglieri e l’elezione del presidente del consiglio Antonio Foresta, la parola è passata al primo cittadino per la nomina dei componenti della giunta comunale e del vicesindaco Andrea Micalizzi. Sono stati, inoltre, eletti i due vicepresidenti: Franca De Lazzari per la maggioranza e Ubaldo Lonardi per la minoranza.
Giordani
Una città che deve avere al centro la persone. E' la linea di indirizzo del secondo mandato di Sergio Giordani. E proprio il documento con le linee programmatiche presentato al primo consiglio comunale porta il titolo La città delle persone. Ha iniziato con queste parole il secondo mandato il rieletto sindaco, Sergio Giordani. " Non vi nascondo che sono emozionato, perché questo è un momento che ha in sé anche una forte carica simbolica. È il momento in cui io, insieme a consiglieri e assessori, incominciamo il nostro impegno pubblico nei confronti della collettività. Abbiamo, tutti, una grande responsabilità. Sarò il Sindaco di tutte le padovane e i padovani, di quelli che hanno scelto il nostro progetto amministrativo come di quelli che hanno preferito altre proposte, ma anche di tutti i padovani che per molte ragioni hanno scelto di non recarsi alle urne. Molti padovani mostrano una critica profonda, se non un rifiuto verso la politica e chi amministra la cosa pubblica, questo a livello locale come nazionale, visto che la percentuale di astensionismo cresce anno dopo anno. [embed]https://youtu.be/9NuAWrRSQY8[/embed]
Indirizzi generali di governo
" Abbiamo ottenuto risultati straordinari, come il sigillo Unesco per i nostri cicli affrescati del ‘300, il riconoscimento di Capitale Europea del Volontariato, prima città italiana a riceverlo, abbiamo cancellato il complesso di Via Anelli, simbolo di degrado al posto del quale sorgerà la Questura, abbiamo piantato 20 mila alberi, abbiamo avviato la realizzazione di opere che cambieranno la città, mi limito a ricordare il Nuovo Ospedale e le due nuove linee di tram. Non sono punti di arrivo, sono punti partenza per costruire la Padova dei prossimi anni.- continua Giordani - Il momento storico che stiamo attraversando, ci offre anche una opportunità epocale, che mai prima la città ha avuto. Parlo delle ingentissime risorse che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mette a disposizione a patto di avere la capacità di presentare una progettualità concreta e di essere in grado di portare a termine i lavori nei tempi ristrettissimi richiesti. " "Lavoreremo in continuità con quanto abbiamo fatto nei primi cinque anni e a guidarci saranno gli stessi principi adottati fino ad oggi: evitare le polemiche inutili, le liti e le cattiverie lavorando con lealtà e nel rispetto reciproco per il bene della città; mantenere Padova al centro dei nostri interessi, mettendo da parte pressioni politiche e logiche di schieramento nazionali che nulla hanno a che vedere con la città; usare parole di verità senza ingannare i cittadini, anche perché ricorrere al consenso ad ogni costo crea alla lunga solo problemi; infine ricordare che il compito di una Amministrazione seria è collaborare lealmente con tutti ad ogni livello indipendentemente dal colore politico, per il bene della propria città."
La Città delle Persone
"La Città delle Persone è quella che investe perché le nuove linee del Tram non siano solo la realizzazione di opere importanti, ma uno strumento che avvicina i Quartieri e i cittadini a tutti i servizi in modo economico ed ecologico. La Città delle Persone è quella che riqualifica tutta l'area della Stazione Ferroviaria non soltanto per avere un “biglietto da visita” migliore per la Città, ma per costruire, proprio in quel luogo, condizioni di assoluta sicurezza assieme a opportunità di maggiore integrazione e convivenza civile. La Città delle Persone lavora perché il riconoscimento Unesco e la Candidatura a Capitale Italiana della Cultura rappresentino un volano per imprese, commercio e per creare occasioni di buona occupazione per i giovani. Questi tre esempi vogliono rappresentare, dunque, l'approccio che questa Amministrazione intende avere: ogni azione deve poter contare su di un connesso percorso socioculturale che ne esalti e ne faccia cogliere appieno le opportunità, dirette e indirette".
Sanità
"Porteremo questo obiettivo sui tavoli di tutti gli Enti che sul territorio si occupano di Sanità, forti del fatto che questa necessità è emersa in maniera chiara ed indifferibile proprio con l’emergenza della pandemia. Portare la sanità nei quartieri, vicino alla gente non è in contraddizione con la realizzazione del nuovo Polo Ospedaliero a Padova Est, o meglio con la presenza nei prossimi anni in città di due importanti strutture ospedaliere, quella in centro, ristrutturata e rinnovata, e quella nuovissima che sorgerà nella zona est della città. Due strutture complementari che permetteranno alla sanità della nostra città, strettamente legata all’eccellenza della nostra Università, di mantenere quel primato che le è riconosciuto a livello regionale e nazionale.
Cambiamento climatico
Dicevamo prima che agli effetti nefasti di pandemia e guerra, dobbiamo aggiungere le sfide di un’emergenza ambientale che tra le altre cose ci chiede un transizione energetica verso fonti non clima-alteranti. A questo dobbiamo affiancare un insieme di azioni che possano mitigare e ridurre gli effetti già visibili del cambiamento climatico in corso."
Scuola e Università
" La scuola, i bambini e i ragazzi e le ragazze che la frequentano sono il futuro di Padova. Ci impegniamo verso le giovani generazioni affinché possano trovare idonee condizioni di vita all’interno della città, usufruendo di spazi appositi e politiche atte a far sviluppare in ognuno il proprio talento e professionalità, permettendone la realizzazione di un progetto di vita. L’enorme bacino di studenti dell’Università (circa 60.000 che insistono su una popolazione residente di meno di 210.000) non va più visto come una ‘massa’ da sfruttare o come un problema, ma come un soggetto collettivo da coinvolgere attivamente nella gestione degli spazi pubblici e nella produzione culturale della città, che può divenire una risorsa per il futuro e la caratterizzazione di Padova. Svilupperemo ulteriormente il rapporto tra Università e città per il sostegno ai siti universitari, i servizi agli studenti (alloggi, mense, aule studio, spazi ricreativi) integrati con i quartieri e con gli spazi urbani."
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