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Padova, chiusura Hospice Santa Chiara. Interviene Vanessa Camani

Hospice Santa Chiara

E sulla chiusura dell’Hospice Santa Chiara interviene Vanessa Camani, consigliera regionale del PD Veneto

L’Hospice Santa Chiara di via San Giovanni di Verdara, gestito dall’Istituto delle Suore Francescane Elisabettine e dedicato a persone affette da malattie non più guaribili, ha  formalmente il 30 settembre 2022. E sulla chiusura dell’Hospice Santa Chiara interviene la consigliera regionale del PD Veneto, Vanessa Camani con un'interrogazione regionale firmata anche da Elena Ostanel (Veneto che vogliamo) “ Vogliamo vederci chiaro. Perchè da mesi i responsabili della struttura avevano segnalato alla Regione e all’Ulss 6 le difficoltà che l’istituto era costretto ad affrontare. - sottolinea Vanessa Camani - Appelli evidentemente inascoltati che hanno portato a questo epilogo di grave portata, visto che si trattava di una realtà che da quasi trent’anni rappresentava un punto di riferimento per la città e la provincia padovana per la cura dei malati terminali”.

Difficoltà economiche

Le motivazioni della chiusura, rese note dai vertici della struttura, sono legate a difficoltà economiche e carenza di personale causata in parte dai pensionamenti e in parte per trasferimenti in altre strutture dell’Azienda sanitaria padovana. Tra i nodi cruciali, quello dell’importo della retta giornaliera, stabilita con delibera regionale, ritenuto non adeguato - si evidenzia nell’interrogazione - a sostenere i costi reali della struttura. Si individua insomma un quadro di abbandono istituzionale, derivante da una gestione complessiva del settore sociosanitario veneto che appare gravemente insufficiente nel risolvere vecchie e nuove emergenze, dovute a scarsità di stanziamenti ed ora al rincaro delle bollette”. “Uno scenario allarmante per il territorio padovano, fortemente carente di posti letto adibiti alle cure palliative e dunque non in grado di soddisfare appieno il diritto del malato. - conclude Vanessa Camani - Il fatto che la Regione non si sia interessata alla vicenda e non sia intervenuta per tempo per scongiurare la chiusura dell’Hospice Santa Chiara, rende ora tardivo anche il tentativo di recuperare nell’immediato i 30 posti letto persi. Vogliamo la massima trasparenza per individuare fino in fondo le responsabilità di quanto accaduto e vogliamo sapere dalla Giunta regionale come intende risolvere la mole di problemi che ricadranno sul territorio padovano a seguito della chiusura della struttura”.
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