Gli scavi ha dato alla luce diversi resti di edifici a carattere produttivo, una strada e il tracciato di un corso d'acqua.
Proseguono le indagini archeologiche preliminari alla realizzazione della nuova Pediatriaall'interno dell'ospedale universitario, sul sedime dell'ex palazzina di Pneumologia. Gli scavi coordinati dalla Soprintendenza nell’area dove sorgerà la palazzina di otto piani per le cure dei bambini, ha dato alla lucediversi resti di edifici a carattere produttivo, una strada e il tracciato di un corso d'acqua. Lo scavo archeologico è diretto dalla Soprintendenza competente e condotto dalla ditta Malvestio Diego & C. snc di Concordia Sagittaria (VE), con il coordinamento sul campo del dott. Gaspare De Angeli. Il telerilevamento con droni è a cura della ditta Archetipo srl di Padova.
Ex palazzina di Pneumologia
L' edificio dell'ex palazzina di Pneumologia, costruito alla metà del XX secolo, era stato dotato di un piano interrato, la cui realizzazione aveva comportato profondi sbancamenti, raggiungendo in alcune zone la stratigrafia alluvionale naturale, causando una forte frammentazione, tra i diversi interrati, dei risparmi di terreno con stratigrafia archeologica ancora intatta. Gli archeologi si sono trovati di fronte ad una situazione molto complessa " Per la difficoltà di raccordare tra loro dati così frammentati, anche per il fenomeno diffuso delle spoliazioni di epoca medievale e rinascimentale per recuperare il materiale da costruzione. - si legge nella relazione della Sovrintendenza - Nonostante questo i primi risultati stanno aggiungendo dati significativi relativamente alla conoscenza di questo settore della città antica" Nell’area compresa tra ex Pneumologia e alla vicina Clinica Ostetrica, alcuni interventi eseguiti negli anni Duemila hanno fatto emergere un quadro insediativo con una iniziale presenza antropica piuttosto rarefatta, a scopo coltivo, con canalizzazioni agrarie, databile tra la tarda età del Ferro e l’età di romanizzazione (III/II-I metà I sec. a.C.), seguita in età romana imperiale dall’impostazione di settori di necropoli e di insediamenti a carattere artigianale/produttivo, anche coesistenti tra loro. Nonostante il pregresso nel cantiere in corso il primo dato da evidenziare è l’assenza di sepolture, quindi l'assenza di una necropoli. Fa eccezione il ritrovamento di una inumazione infantile individuata in un punto marginale del cantiere e di epoca presumibilmente tardo-romana. " Come di prassi, le ricerche sul campo continueranno attraverso lo scavo manuale e la documentazione di quanto esposto, anche con l’ausilio di tecnologie avanzate come ortofotopiani, sorvoli con drone, consulenze e prelievi per analisi specialistiche - viene spiegato nella relazione archeologica - Non si segnalano, al momento, manufatti di particolare rilievo funzionale o in stato di conservazione più che frammentario, comprese le anfore utilizzate a scopo di bonifica. I reperti mobili verranno in ogni caso, come di prassi, classificati e studiati al fine di ottenere una puntuale datazione delle fasi del sito." L’analisi delle dinamiche idrografiche ha richiesto la consulenza specialistica del geoarcheologo dott. Claudio Balista, mentre per le analisi sui resti inumati è intervenuta la dott.ssa Lisa De Luca, antropologa fisica.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter