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06.12.2022 - 15:03
“Lasciare fermo il cantiere per molto tempo presenta dei rischi notevoli sotto diversi punti di vista. - commenta presidente di Ance Padova - Con la stagione invernale e la presenza delle piogge e del ghiaccio l’acqua potrebbe entrare dovunque creando così il problema delle infiltrazioni oltre che intaccare le armature presenti che potrebbero degradarsi rapidamente. E non parliamo, poi, della possibilità che si infiltrino sciacalli o sbandati che cominciano a dormire nel cantiere e questo rappresenterebbe un problema sociale. Rispettiamo con massima fiducia le decisioni del Comune e l’iter della giustizia, ma la nostra preoccupazione è determinata dal problema dell’allungamento dei tempi: più il cantiere rimane fermo e più aumenta il degrado”.
“Più volte abbiamo detto che le piscine di Selvazzano sono un emblema dello scempio sul territorio a causa di un cantiere fermo da anni. Lo stadio non deve fare la stessa fine e diventare un’opera incompiuta simbolo dello sperpero dei soldi dei contribuenti. - continua il Presidente - Questo intervento è importante e va concluso perché coinvolge anche la reputazione di Padova. Infatti noi vogliamo che i cittadini ed i tifosi siano orgogliosi di questo intervento e delle opere realizzate in città perché contribuiscono alla crescita e alla attrattività della città”.
“Queste diversi fattori rischiano quindi di inficiare la durabilità dell’opera e danneggiare gli interventi fatti finora. L’azienda che si prenderà in carico il cantiere dovrà fare delle perizie per valutare bene lo stato dell’arte e definire un cronoprogramma realistico per terminare i lavori. - conclude Gerotto - Tutto questo potrebbe far lievitare ancora i costi perché rimettere mano ad un cantiere fermo non è semplice e presenta numerosi rischi. Per le ragioni che abbiamo elencato ci auguriamo, quindi, che il cantiere riapra al più presto possibile e si arrivi in tempi rapidi alla conclusione dei lavori”.
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