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Padova, multe salate e 2 attività sospese al Centro Ingrosso Cina

Sospeso un negozio all'ingrosso di giocattoli e un'attività di generi alimentari. A causa delle gravi irregolarità i titolari dovranno pagare multe per oltre 70 mila euro

Controlli a tappeto nella mattinata del 28 marzo nel Centro Ingrosso Cina di Padova, da parte dei Carabinieri della locale Compagnia, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità e del Nucleo Ispettorato del Lavoro. L’ispezione effettuata all’interno di un ingrosso di giocatoli ha portato alla denuncia in stato di libertà della titolare, una 35enne di origine cinese, poiché inottemperante alle leggi sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nei controlli è emersa infatti la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi alla omissione di adempimenti in materia di formazione dei dipendenti e fornitura agli stessi dei dispositivi di protezione. Rilevata inoltre l’installazione di un sistema di videosorveglianza in assenza delle autorizzazioni. La donna dovrà ora pagare una multa salata di 50.816 euro. Anche un’attività di generi alimentari è stata sospesa. Al titolare il NAS ha contestato molte violazioni sulla tracciabilità e conservazione dei cibi. Sequestrati oltre 10.000 euro di prodotti tra cui 241 imballi di alimenti vari, di origine cinese, sprovvisti di etichettatura in lingua italiana, 8 imballi di prodotti ittici per riscontrarne la conformità sull’importazione, kg 18 di meduse, sfuse in salamoia, prive di etichettatura e rintracciabilità e 31 imballi di funghi di origine cinese conservati a temperatura non idonea, immediatamente smaltiti. Nel contesto, l’Aulss 6 ha emesso delle prescrizioni di adeguamento igienico sanitario. Le irregolarità in materia di leggi sulla salute e sicurezza sul lavoro e quelle sulle informazioni degli alimenti, ovvero la mancanza delle informazioni comprensibili in lingua italiana al consumatore, l’omessa rintracciabilità degli alimenti e l’omesso rispetto delle procedure di autocontrollo HACCP, sono costate al titolare sanzioni amministrative per un totale di 24.600 euro. Nel corso del servizio sono stati complessivamente identificate poco meno di 50 persone di nazionalità cinese e pachistana.
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